Beccato alla presentazione del libro Alla corte del re Moda di Daniela Fedi e Lucia Serlenga, il giornalista, scrittore e presidente del Teatro Stabile ci spiega cosa cè di buono in città, anche in un periodo nero come questo- Il re Moda è nudo
Buttafuoco: ‘Catania è una femmina streusa‘
Pietrangelo Buttafuoco, noto giornalista e scrittore catanese, ha recentemente dedicato un suo articolo alla città e alle sue donne. Come lui stesso scrive: “Catania è femmina e per questo la femmina che taglia tutti i traguardi è di Catania”. Lo abbiamo incontrato in occasione della presentazione del libro “Alla corte del re Moda” scritto a quattro mani dalle giornaliste di moda Daniela Fedi e Lucia Serlenga, un’occasione per parlare di bellezza, femminile e non solo. Ne abbiamo approfittato per cercare di capire se Catania e le sue opere (artistiche, femminili…) stiano davvero vivendo un momento “alto” della vita o non è tutto oro quel che luccica.
Buttafuoco, in un suo recente articolo su Il Foglio elogia Catania e la donna catanese che è riuscita ad avere spesso successo grazie anche alle caratteristiche della sua terra che le sono trasmesse quasi geneticamente. Crede davvero che stiano così le cose? Ad esempio, queste donne di successo di cui parla spesso sono andate via da Catania, e al momento la città non offre tante possibilità, sembra molto abbandonata
Ovviamente è un gioco, però alla prova della cronaca è vero che questa è una stagione dove si affacciano alla ribalta storie e figure femminili col marchio catanese. Non è solo il Foglio che ne parla, ho visto che anche l’ultimo numero di I love Sicilia si dedica a questo capitolo. Diciamo che è un simpatico gioco a metà tra letteratura e cronaca che certamente non può fare male, a maggior ragione quando la situazione è critica e c’è necessità di farsi sostenere da sensazioni frizzanti, belle e gentili.
Nel suo articolo definisce Catania allicchittiata, tappinara, finicchia, spacchiosa, fitusa, strafallaria, strolosa, ‘ncutta, scattiata, streusa. Dovendone scegliere uno, quali di questi aggettivi è quello che identifica maggiormente la nostra città?
Streusa.
Perché?
Perché è la caratteristica comune a tutti i siciliani. Decifra quella nostra essenza eccentrica che forse è simile a quella delle grandi isole. Gli inglesi sono eccentrici come noi. Nel tempo i siciliani hanno sfornato gattopardi di eccentrica genìa.