«Sappiamo chi siete, sappiamo dove trovarvi». «Solo la merda se la fa con i finanzieri. Ma attenti: loro hanno pistole, noi i mitra. Vi teniamo d’occhio». Due foglietti con delle minacce stampati su fogli con il logo del Movimento 5 stelle. È il messaggio indirizzato a Davide Russo, 42 anni, uno dei cinque candidati alla corsa per nominare il sindaco di Bronte. Il primo foglietto è stato trovato stamattina da un collaboratore di Russo che cura la comunicazione per l’aspirante primo cittadino. I due si sono recati immediatamente al comando della guardia di finanza. Al loro rientro, è stato ritrovato un secondo biglietto.
«Ci sono dei precedenti», precisa Davide Russo, da anni trasferitosi a Roma ed esperto di politiche del lavoro. «L’8 aprile ad alcuni attivisti è stato recapitato un dvd porno dal titolo Anni di piombo dove a inizio e fine è stato inserito una sequenza nella quale si vede una Renault 4 rossa che esplode», racconta il candidato pentastellato. Il collegamento immediato è all’auto nella quale fu trovato il corpo di Aldo Moro. «Il 21 aprile, durante una riunione, hanno lasciato sui gradini della sede un altro dvd». Stesso film a luci rosse – stavolta con il titolo cambiato in Godete finché potete – e stessa sequenza con l’auto in fiamme.
Dopo quanto avvenuto ieri notte, è stata immediata la presa di posizione dei colleghi di Russo, tra i quali i senatori Mario Michele Giarrusso e Nunzia Catalfo: «Il Movimento 5 Stelle non si fa intimidire», hanno affermato in una nota. I due esponenti del M5s hanno incontrato la prefetta Maria Guia Federico assieme allo stesso candidato. «Ci hanno risposto che stanno provvedendo a mantenere sia l’ordine che la sicurezza – afferma Davide Russo – Sono delle minacce che puntano a ostacolarci: ancora non abbiamo aperto ufficialmente la campagna elettorale, né presentato la lista e il programma. Vorrebbero bloccarci prima».
In queste settimane «stiamo incontrando i cittadini e gli imprenditori», racconta l’aspirante sindaco. «Siamo la novità: per la prima volta il Movimento 5 stelle si candida a Bronte, abbiamo un buon riscontro: dà fastidio a qualcuno questo modo di fare partendo dal basso». Ma si tratta di «avvertimenti che non ci intimidiscono. Siamo uniti, abbiamo una bella squadra e non vorrebbero lasciarci lavorare. Evidentemente ci temono».
Solidarietà dal sindaco uscente, Pino Firrarello, che attraverso un messaggio su Facebook scrive di «un deprecabile atto intimidatorio» che «suscita sgomento e sdegno». E, garantendo impegno affinché la competizione elettorale si svolga secondo le regole, aggiunge: «Chi minaccia e intimidisce è certamente una insignificante e sparuta minoranza, che non merita di essere brontese».
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