Dopo un incontro con il governatore Rosario Crocetta il maestro e il suo pianoforte hanno lasciato piazza Indipendenza. Chiuso il capitolo finanziaria, le fondazioni che hanno ricevuto dei finanziamenti lo scorso anno avranno un anticipo sulle somme richieste, secondo quanto ha garantito il governatore
Brass, Garsia interrompe la protesta «La Regione concederà un anticipo»
Ignazio Garsia ha sospeso la sua protesta. Lui e il suo pianoforte hanno lasciato il presidio arrangiato di fronte all’ingresso di palazzo d’Orleans dopo un incontro chiarificatore con il governatore Rosario Crocetta. Il maestro è rimasto a suonare per cinque giorni in piazza Indipendenza per denunciare l’azzeramento in finanziaria dei fondi destinati alla fondazione Brass group, istituzione nel campo della musica Jazz a Palermo.
«Per quanto concerne la finanziaria le cose non si possono cambiare – dice Garsia a MeridioNews – Accelereranno tuttavia i tempi per i bandi e le valutazioni delle commissioni. Il presidente si è impegnato a predisporre una norma che preveda anche la liquidazione di un anticipo a chi ha avuto il sostegno da parte della Regione già lo scorso anno». E un lieto fine potrebbe attendere anche la battaglia che il maestro conduce da tempo perché le musiche possano avere pari dignrità. «La cosa più importante, sulla quale ripongo maggiori speranze, però è la promessa di un provvedimento che preveda il riconoscimento della parità di genere tra le musiche, il riconoscimento che le musiche sono nate uguali.
Garsia parla dei suoi giorni passati a protestare davanti alla presidenza. «La cosa più difficile – racconta -è stata convivere con l’idea che non si riconosca la storia che abbiamo scritto in 42 anni di attività. L’avere rimesso in discussione tutto uccide. Abbiamo ricevuto riconoscimenti e stima non supportati dalle raccomandazioni, ma dal pubblico, dalla critica. Non ci si aspetta di essere messi sempre in discussione e dover sostenere altre prove d’esami dopo 42 anni. Perché è successo tutto questo? È questa la domanda che mi ha attanagliato in tutti questi giorni».