Borgo Nuovo, scuola calcio sotto sfratto I bambini si allenano a piazza Pretoria

«Il Fazzino non si tocca». Singolare protesta a piazza Pretoria da parte di una cinquantina di bambini e ragazzini, accompagnati da genitori e allenatori, della scuola calcio Vincenzo Fazzino a Borgo Nuovo. I giovani calciatori hanno intrapreso una sessione speciale di allenamento di fronte al palazzo municipale. Urla, cori da stadio, fischietti e uno striscione con la scritta «Non toccate il nostro campo. Fateci giocare». Firmato: i bambini di Borgo Nuovo. «La protesta nasce dalla decisione del Comune di eliminare il campo sportivo per realizzare case popolari», afferma il vicepresidente Salvatore Fazzino, uno dei figli del fondatore cui è intitolata la scuola calcio.

«Fra allievi, giovanissimi e pulcini alleniamo 500 bambini e ragazzini dai cinque ai 16 anni – spiega -. Per loro la scuola calcio è l’unico sfogo in un quartiere a rischio come Borgo Nuovo, altrimenti andrebbero a rubare o a perdere le loro giornate in sala giochi». Secondo il progetto del Comune, il campo diventerà un giardino che farà da arredo alle case popolari. Ma lo spazio è già aperto al quartiere. «Mio fratello Rosario e io accogliamo tutti, anche le persone in difficoltà come i figli dei detenuti che non possono pagare la retta. Giocano gratis, non c’è problema. Noi andiamo avanti solo grazie alle donazioni e agli sponsor privati che ci comprano tute e magliette».

«Gli ingegneri comunali sono venuti all’improvviso a dirci di abbandonare tutto – sostiene il dirigente Pasquale Brusca -. Non abbiamo avuto alcun preavviso». La scuola calcio, fondata nel 1970, vanta tra i suoi allievi più illustri l’ex bomber di Catania e Messina Giorgio Corona. Della vicenda si era interessato alcune settimane fa anche il consigliere del gruppo misto Angelo Figuccia, che si era rivolto perfino al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Da qualche giorno le ruspe hanno iniziato a lavorare per smantellare parte della struttura – scriveva in una nota del 21 gennaio -. Una situazione che mette seriamente a rischio la sopravvivenza dell’intero complesso sportivo, che da oltre quattro decenni è il principale punto di riferimento per le migliaia di giovani del quartiere, nato nel nulla negli anni ’60 e che non ha quasi nessun altro spazio aggregativo». 

«A Borgo Nuovo si perderanno due campi di calcio a cinque. I lavori non interessano il campo di calcio, gli spogliatoi e un altro campo di calcetto – replica il sindaco Leoluca Orlando a margine della conferenza stampa sulla circonvallazione -. Si tratta di un intervento da oltre sette milioni di euro per realizzare 57 alloggi popolari, chiediamo comprensione agli abitanti del quartiere ma dobbiamo dare una risposta al bisogno di case che c’è in città. Valuteremo se sarà il caso di andare a realizzare altri campetti in altre zone della città, ma non so se i gestori saranno gli stessi – sottolinea il sindaco -. A Palermo non si assegnano immobili di edilizia popolare dal 2004 e non se ne realizzano dal 2000. Se vogliamo affrontare il problema della casa dobbiamo affrontarlo anche così». 


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