L'uomo è stato trasportato all'ospedale Civico da un'ambulanza. Sul posto sono intervenute la polizia e la Digos. La segnalazione al 113 riguardava una rissa in via Dante ma sul posto i poliziotti hanno capito che si trattava di qualcosa di diverso. È stato prima legato mani e piedi e poi pestato a sangue. Guarda il video
Bloccato e pestato leader di Forza Nuova Massimo Ursino finisce al pronto soccorso
Bloccato, legato mani e piedi con del nastro da imballaggio e poi pestato a sangue: è la sorte toccata a Massimo Ursino, responsabile provinciale di Forza Nuova. È accaduto tra le 19 e le 19 e 30. L’uomo è stato portato al pronto soccorso del Civico da un’ambulanza. Sul posto sono intervenute la polizia e la Digos. La segnalazione al 113 riguardava una rissa in via Dante ma giunti sul posto gli agenti hanno capito che si trattava di qualcosa di diverso.
Secondo le prime informazioni l’aggressione è avvenuta nei pressi di Piazza Lolli. Ursino sarebbe stato accerchiato da una mezza dozzina di persone, vestite di nero e con i volti coperti da sciarpe o da passamontagna. La vittima dell’aggressione ha contusioni al volto e una ferita alla testa.
Un episodio che non fa che aumentare la tensione in vista dell’annunciato comizio di Roberto Fiore, leader di Forza Nuova nonché ex capo di Terza Posizione – condannato per banda armata e associazione sovversiva, fuggito all’estero nel 1980 e rientrato in Italia solo dopo che i suoi reati sono caduti in prescrizione – che ha annunciato da tempo la propria presenza in città per sabato 24 febbraio, in un luogo non ancora precisato.
E a poche ore di distanza dall’episodio, arriva il commento del sindaco Leoluca Orlando, che stigmatizza quanto avvenuto. «È il segno della degenerazione – ha dichiarato il primo cittadino – che la politica italiana sta subendo, dopo avere sottovalutato la recrudescenza di fenomeni e comportamenti fascisti e razzisti, che rischiano di infettare culturalmente la società civile, anche quella che antifascista e antirazzista si proclama. Il fascismo non si combatte con lo squadrismo, bensì con la cultura e la resistenza».