La marina militare israeliana stanotte ha bloccato e abbordato la barca Madleen della Freedom Flotilla. Partita da Catania l’1 giugno, la piccola imbarcazione era diretta verso la Striscia di Gaza. A bordo 12 attivisti, tra cui l’ambientalista svedese Greta Thunberg, con cibo e altri beni da fare arrivare alla popolazione aiuti umanitari. Stando a quanto comunicato dalla Freedom Flotilla […]
Bloccata la Freedom Flotilla partita da Catania e diretta a Gaza
La marina militare israeliana stanotte ha bloccato e abbordato la barca Madleen della Freedom Flotilla. Partita da Catania l’1 giugno, la piccola imbarcazione era diretta verso la Striscia di Gaza. A bordo 12 attivisti, tra cui l’ambientalista svedese Greta Thunberg, con cibo e altri beni da fare arrivare alla popolazione aiuti umanitari. Stando a quanto comunicato dalla Freedom Flotilla Coalition – un’organizzazione che prova da tempo a forzare il blocco imposto da Israele sulla Striscia – l’abbordaggio sarebbe avvenuto in acque internazionali, in un punto a nord della costa egiziana.

«Le comunicazioni con la Madleen sono state interrotte. L’esercito israeliano ha sequestrato la nave», ha dichiarato l’organizzazione su Telegram: «La nave è stata abbordata illegalmente, il suo equipaggio civile disarmato è stato rapito e il suo carico salvavita, tra cui latte in polvere, cibo e forniture mediche, è stato confiscato». Secondo quanto emerso, adesso la barca è stata portata nella città israeliana di Ashdod. Gli attivisti sono stati fermati e sono in attesa di essere espulsi verso i rispettivi Paesi. A bordo c’è anche un’europarlamentare francese di origini palestinesi, Rima Hassan. Israele ha diffuso un video in cui si vede l’equipaggio della Madleen ricevere del cibo a bordo di un’imbarcazione dell’esercito israeliano. La Freedom Flotilla nel mese di maggio aveva già provato a raggiungere Gaza per scopi umanitari con un’altra nave, la Conscience. In quella occasione, però, la nave era stata attaccata al largo di Malta da un drone, la cui provenienza formalmente non era stata accertata, e quattro volontari civili erano rimasti feriti. La ong aveva accusato Israele.
«Israele non ha l’autorità legale per trattenere i volontari internazionali a bordo della Madleen», ha dichiarato Huwaida Arraf, avvocata per i diritti umani e organizzatrice della Freedom Flotilla. «Questo sequestro viola palesemente il diritto internazionale e viola gli ordini vincolanti della Corte internazionale di giustizia che impongono il libero accesso umanitario a Gaza. Questi volontari non sono soggetti alla giurisdizione israeliana e non possono essere criminalizzati per avere consegnato aiuti o contestato un blocco illegale: la loro detenzione è arbitraria, illegale e deve cessare immediatamente».
Dall’organizzazione della Freedom Flotilla chiedono: la fine dell’assedio illegale e mortale di Gaza; il rilascio immediato di tutti i volontari rapiti; la consegna immediata di aiuti umanitari direttamente ai palestinesi, indipendentemente dal controllo della potenza occupante e piena responsabilità per gli attacchi militari a Madleen e Conscience. «I governi – si legge ancora nel comunicato ufficiale – devono adempiere ai loro obblighi di diritto internazionale e smettere di consentire i crimini di Israele. Siamo imperterriti. Ripartiremo. Non ci fermeremo finché l’assedio non finirà e la Palestina non sarà libera». Intanto, il gruppo Catanesi solidali con il popolo palestinese ha organizzato un presidio di solidarietà con la Freedom Flotilla oggi pomeriggio dalle 17 in piazza Stesicoro a Catania.