Bilancio previsione, le dieci richieste dei revisori Parisi: «A cosa servirà approvarlo a fine anno?»

Le comunicazioni del collegio dei revisori dei conti del Comune di Catania ormai sono telegrafiche. E negli ultimi mesi sono un continuo elenco di inadempienze. È così anche adesso che al vaglio degli esperti contabili di Palazzo degli elefanti è arrivata la bozza sulla delibera del bilancio di previsione 2016-2017-2018. Un documento programmatico che avrebbe dovuto essere approvato entro il 31 marzo, scadenza poi prorogata al 30 aprile. Due termini che l’amministrazione ha saltato, costringendo Palazzo d’Orleanscommissariare la procedura. Adesso, al penultimo mese dell’anno, il previsionale è stato approvato dalla giunta e deve passare dal vaglio dei revisori. Che per completare la loro relazione richiedono ad assessore, segretaria generale e ragioniere generale dieci integrazioni. Carte che gli uffici non avrebbero ancora inviato.

Nell’elenco puntato di richieste, a cui è necessario adempiere per «la formulazione della relazione», spuntano i prospetti legati al fondo pluriennale vincolato, per missioni e programmi, e soprattutto al fondo crediti di dubbia esigibilità. Una cassa alla quale attingere per le somme che il Comune dovrebbe incassare ma che non è certo di riuscire a recuperare, e della quale si è parlato spesso. Soprattutto perché la sua composizione rientrava tra le criticità segnalate dai revisori dei conti già un anno fa, quando assessore al Bilancio era Giuseppe Girlando (poi dimessosi e sostituito da Salvatore Parlato). Tra le dieci richieste ci sono anche un «prospetto dimostrativo del rispetto dei vincoli di indebitamento», una «tabella relativa ai parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale» e un riepilogo sulla «concordanza tra bilancio di previsione e obiettivo programmatico del pareggio di bilancio». Tutti punti collegati al piano di riequilibrio economico finanziario di Palazzo degli elefanti.

L’ultimo degli adempimenti richiesti dai revisori è la «dichiarazione del responsabile del servizio finanziario», che attesti la «veridicità delle previsioni di entrata e di compatibilità delle previsioni di spesa». «Il commissario straordinario mandato dalla Regione sta pressando affinché il previsionale venga approvato al più presto – dichiara a MeridioNews Enzo Parisi, presidente della commissione Bilancio – Ma è chiaro che prima bisognerà rispondere alle richieste dei revisori. Se si guardano le loro note inviate nel corso del tempo, si vede che quest’ultima è in parte un copia e incolla delle precedenti». A cambiare stavolta, però, è la composizione della direzione Ragioneria: un nuovo assessore (Parlato, appunto), un nuovo ragioniere generale (Massimo Rosso) e una nuova dirigente al Bilancio (Clara Leonardi). «Speriamo che loro siano più celeri», continua Parisi.

Certo è che anche quest’anno si è arrivati a novembre senza un documento che dovrebbe essere programmatico ma che, alla fine, riguarda un periodo di tempo già trascorso. «A che serve un bilancio di previsione per il 2016 approvato a Natale del 2016? – domanda il consigliere comunale – Il nuovo assessore al momento del suo arrivo ha detto di volere un’accelerata su questi argomenti. Addirittura il ragioniere generale Rosso aveva proposto che si arrivasse ad approvare entro il 2016 anche il bilancio di previsione del 2017. Ma ci rendiamo conto di quanto questo sia un obiettivo irrealistico. Le buone amministrazioni si vedono dalle tempistiche che si danno ai bilanci, ci auguriamo tutti che qualcosa cambi in meglio». Anche se la strada imboccata sembra la stessa dello scorso anno, quando il bilancio di previsione del 2015 è stato votato il 30 dicembre.


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Il collegio di esperti contabili di Palazzo degli elefanti ha inviato ad assessore, segretaria e ragioniere generali una nota con la quale richiede un elenco di documenti. Tutti necessari per la «formulazione della relazione», necessaria affinché la delibera arrivi al voto del Consiglio comunale

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