Placido Galvagno, 19 anni, è stato arrestato in flagranza con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nella botola per strada dalla quale avrebbe prelevato le dosi, i carabinieri biancavillesi hanno trovato anche una semiautomatica, con caricatore inserito e 15 colpi a salve, oltre che munizioni e altre dosi di erba
Biancavilla: marijuana, pistole e cartucce nel tombino Arrestato un 19enne. A luglio era toccato a suo fratello
I carabinieri di Biancavilla hanno arrestato, a termine di una specifica azione investigativa, Placido Galvagno, 19 anni, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A fine luglio era stato arrestato il fratello di Placido, Antonio Galvagno, anche lui per droga, trovato in possesso di centinaia di dosi di marijuana, non ancora confezionate. Da quanto si evince Placido Galvagno era tenuto sotto osservazione di carabinieri, che hanno notato il giovane in via Gemma cedere una bustina a cliente. Dose che sarebbe stata prelevata dall’interno di una botola per l’acqua. Bloccato e perquisito il 19enne è stato trovato in possesso di 20 grammi di marijuana, già suddivisa in dieci stecchette pronte per lo smercio, e la somma in contante di 50 euro in banconote di piccolo taglio, ritenute guadagni dell’attività illecita.
I carabinieri hanno proceduto a controllare anche l’interno della botola rinvenendo una pistola semiautomatica a salve modello Bruni, con caricatore inserito con 15 colpi a salve, una confezione di 50 cartucce calibro 8 mm, sempre a salve, e ulteriori 17 grammi di marijuana, suddivisa in 21 dosi. La pistola, le cartucce e la droga sono stati sequestrati. Inoltre l’acquirente, un giovane biancavillese, è stato segnalato alla prefettura.
Galvagno, giudicato per direttissima, è stato poi messo posto ai domiciliari. A fine luglio era stato arrestato dai carabinieri il fratello di Placido, Antonio. In quell’occasione scattarono le manette anche per Nicolò Parisi, vicino di casa dei Galvagno. L’eccessivo viavai di giovani dalle abitazioni dei due, nella zona di via Manzoni, aveva sospettato i carabinieri, i quali hanno fatto una perquisizione all’interno delle case: in totale erano stati rinvenuti, complessivamente, 500 grammi di erba. Secondo le forze dell’ordine, al dettaglio si sarebbero tradotti in circa tremila dosi.