Dietro le sbarre Valeria Spanò, 39 anni. Coinvolta nell'inchiesta delle procure di Agrigento e Catania. Secondo gli investigatori il gruppo specializzato nello smerci di stupefacenti avrebbe avuto rapporti con il clan mafioso dei Laudani
Biancavilla, in carcere dopo condanna a 12 anni Asse della droga scoperto dopo blitz Carte false
In carcere dopo che la condanna a 12 anni è diventata definitiva. Così i carabinieri della stazione di Biancavilla hanno stretto le manette ai polsi di Valeria Spanò, 39 anni. La donna, all’epoca 30enne, è stata coinvolta nel blitz antimafia Carte false. A suo carico l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Dopo le formalità di rito, la donna è stata condotta nella casa circondariale di piazza Lanza a Catania.
I fatti risalgono a quasi dieci anni fa, quando il nome di Spanò finì nell’elenco degli accusati. L’indagine venne condotta dai carabinieri di Licata e dalle procure di Catania e Agrigento. Il nome della donna è legato anche al coinvolgimento nel blitz The wall a Biancavilla. L’input al lavoro degli investigatori, in quest’ultimo caso, arrivò in seguito all’omicidio di Alfio Milone, ucciso nel 2003 all’età di 23 anni lungo la strada che collega i Comuni di Adrano e Bronte. I killer per finirlo spararono sette colpi di pistola, l’ultimo dei quali in bocca.