Una settimana ricca di eventi per gli studenti Erasmus appena arrivati – circa 30 –, con iniziative per metterli a proprio agio e a far loro conoscere meglio il territorio con cui staranno in contatto. Una settimana utile anche per fornire le informazioni burocratiche che potranno facilitare la loro permanenza in Italia. È stata questa la Erasmus Welcome Week, organizzata dall’Ufficio Relazioni Internazionali dell’Università degli Studi di Catania con la collaborazione dell’associazione studentesca Aegee e di Esn.
Fitto il programma della settimana. Martedì 23 i ragazzi hanno avuto la possibilità di partecipare ad una visita guidata al monastero dei Benedettini, a seguito della quale sono state fornite tutte le informazioni burocratiche e pratiche necessarie alla loro sistemazione e ai loro trasferimenti in città.
Mercoledì 24 hanno seguito un corso dal titolo “Scoprire Catania” riguardante cucina, abitudini e divertimenti cittadini. Sempre nell’ambito della conoscenza della città e della Sicilia, in generale, è stato organizzato anche un workshop intitolato “The Godfather is just a movie”.
«Questo workshop – spiega Giuseppe Gianni, presidente dell’associazione Aegee – è nato qualche anno fa perché ci si è resi conto che gli studenti stranieri si aspettavano di trovare il territorio tipico dei film sulla mafia, in cui i picciotti camminano con coppola e lupara. Si è trattato quindi di un incontro interattivo in cui si è cercato di capire meglio che cosa rappresenta per gli studenti stranieri il termine “mafia” attraverso la tecnica del brainstorming. Per poi spiegar loro che sì, la mafia esiste, ma non è quella che vediamo nei film». La settimana si è conclusa con una gita a Siracusa, la visita di Ortigia e dei principali siti artistici aretusei.
«Il fine del nostro intento – ha spiegato Gianni – è stato quello di far ambientare il più possibile i nuovi arrivati, di farli diventare gruppo. E credo proprio che lo spirito mostrato dai ragazzi sia quello giusto». Le attività dell’associazione Aegee non mirano però solo alle necessità degli stranieri, ma anche al coinvolgimento degli studenti catanesi in un percorso di internazionalizzazione. «Vogliamo che l’aperitivo linguistico, ogni lunedì, possa creare un tandem di persone, per scambiarsi le rispettive conoscenze linguistiche e, perché no, informarsi sulle possibilità di un periodo di studio in un altro paese».
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