A Gaetano Doria, Stefano Prezzavento e Rosario La Rosa vengono adesso contestate due rapine aggravate nei confronti di altrettanti autotrasportatori e un danneggiamento con incendio ai fini estorsivi. Tutti fatti del 2015
Belpasso: parlano nuovi pentiti, indagati in tre Coinvolti gli accusati dell’omicidio Caponnetto
Un’ordinanza cautelare per tre indagati è stata eseguita dai carabinieri dopo le dichiarazioni di nuovi collaboratori di giustizia tra i 15 destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare emessa il 4 maggio 2017 per l’operazione Araba fenice 3, contro il gruppo di Belpasso indicato come articolazione della famiglia di Cosa nostra Santapaola-Ercolano. I destinatari del provvedimento sono Gaetano Doria, 50 anni, e Stefano Prezzavento, di 34, già accusati dell’omicidio dell’imprenditore agrumicolo Fortunato Caponnetto, ucciso l’8 aprile 2015, e già detenuti; e Rosario La Rosa, di 41 anni, già condannato insieme agli altri due per l’estorsione alla Lavica marmi di Belpasso, e agli arresti domiciliari.
Ai tre, grazie alle affermazioni dei neo-pentiti, vengono contestate due rapine aggravate nei confronti di altrettanti autotrasportatori (commesse il 14 gennaio e il 3 febbraio 2015), nonché un danneggiamento seguito da incendio, per finalità estorsive, di due escavatori di una ditta specializzata nel movimento terra (fatto, quest’ultimo, avvenuto l’11 agosto 2015). Gli ordini di custodia cautelare emessi dal giudice per le indagini preliminari di Catania, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, sono stati eseguiti da carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale. E sono stati notificati nel carcere di Siracusa a Doria e in quello di Catania a Prezzavento. La Rosa, invece, è stato trasferito dagli arresti domiciliari all’istituto penitenziario di Bicocca.