«Siamo in piena emergenza e per me da oggi la discarica è satura e rimarrà chiusa fino a quando non ci sarà un’ordinanza della Regione o del Comune che autorizzi il conferimento». Alla fine, il braccio di ferro tra Comune e Regione non ha dato frutti, se non portare alla saturazione di Bellolampo senza una reale alternativa, come rivela l’amministratore unico della Rap Giuseppe Norata. E la discarica da stanotte rimane chiusa Al centro del conflitto, l’autorizzazione per l’ampliamento della sesta vasca, il cui progetto prende polvere in assessorato Territorio e ambiente. Uno scontro che si trascina da mesi con il sindaco Orlando e la Rap in prima fila che chiedono l’autorizzazione, in vista della realizzazione del nuovo bacino, la settima vasca, la cui costruzione richiederà altri quattro mesi.
«La Regione ancora non ha autorizzato l’ampliamento della sesta vasca e noi ci troviamo al collasso – ribadisce Norata – Abbiamo abbancato fino all’ultimo spasimo quello che potevamo, e adesso non possiamo andare oltre». Tutta colpa di una diatriba dovuta al fatto che la Regione è in ritardo nel concedere l’autorizzazione per l’ampliamento, ed è chiaro «che il sindaco alza il tiro ricordando che la competenza spetta al governatore, attualmente anche il commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, titolato a emettere questo tipo di ordinanze. Di fatto ancora non c’è un’emergenza sanitaria per la quale interviene il sindaco – sottoliena Norata -, c’è un’emergenza impiantistica e, in questo caso, la competenza è di Musumeci».
Oggi pomeriggio, si è consumato l’ultimo atto di questo duello: l’assessore alle Società partecipate, Sergio Marino, ha inviato una nota indirizzata al presidente della Regione per sbloccare l’allargamento della sesta vasca, ormai piena. «Si fa seguito alla nota del 23/10/2018 di Rap – scrive Marino – con la quale si comunica l’approssimarsi dell’esaurimento della VI vasca di Bellolampo, rimasta inevasa nonostante la stessa preannunci uno stato di emergenza che avrebbe richiesto diverso approccio da parte delle strutture regionali interessate. In considerazione dell’assoluta urgenza di porre in essere quanto necessario per consentire l’impiego della VI vasca, si diffida codesta Regione ad emanare apposita ordinanza, come richiesto da Rap, nelle more dell’approvazione della variante sostanziale alla VI vasca il cui iter fa capo alle Strutture Regionali interessate. Si sollecita ancora una volta l’immediata approvazione della variante sostanziale di cui sopra per evitare l’emergenza in atto e consentire quindi a Rao di garantire lo smaltimento dei propri rifiuti senza dover ricorrere a soluzioni estreme che, si ricorda, non possono che vedere il diretto coinvolgimento delle strutture commissariali».
A riprova dello scontro politico in atto, Orlando non ha risparmiato a sua volta parole al vetriolo al presidente della Regione: «Negli anni e mesi scorsi – ha commentato il sindaco – il Comune di Palermo e la Rap hanno sempre mostrato nei confronti della Regione un grande senso di responsabilità e sensibilità istituzionale, accettando che la discarica di Bellolampo venisse usata da decine di altri Comuni per sottrarli all’emergenza. Oggi non riscontriamo analoga attenzione da parte della struttura regionale, che anzi sembra impegnata a non valorizzare l’unica realtà pubblica della nostra Isola. Ora è tempo che ognuno si assuma le proprie responsabilità, speriamo non soltanto per motivi formali ma soprattutto per sensibilità politica e istituzionale».
Intanto, proprio oggi sono attese due importanti riunioni che potrebbero sbloccare non solo la questione della sesta vasca, ma anche quella della gestione post mortem dei bacini ormai abbandonati. La prima, prevista in assessorato Territorio e ambiente, riguarda il parere sulla modifica sostanziale della vasca attualmente in uso, con la realizzazione di un argine per aumentare la capacità di abbancamento – interventi che richiederebbero come minimo 30 giorni di tempo -, la seconda, al Dipartimento acqua e rifiuti, sull’annosa questione della gestione del percolato: la Regione deve indicare il soggetto gestore e prevedere anche il compenso, fino a oggi a carico del Comune.
I compattatori fino a ieri sera hanno regolarmente conferito in discarica, ma il tempo stringe e nel giro di poche ore occorre un piano di riserva. «Si auspica che domani mattina, come già sollecitato dal Marino, venga emanata da parte del Presidente della Regione apposita ordinanza per evitare che si possa bloccare definitivamente il conferimento dei rifiuti dell’indifferenziato a Bellolampo con la ricaduta a cascata sul servizio di raccolta in tutta la città». Se non dovesse farlo la Regione, il numero uno di piazzetta Cairoli confida in Orlanso: «Nell’arco di 12 ore si manifesteranno le condizioni igienico-sanitarie per cui il sindaco dovrà emettere un’ordinanza – aggiunge Norata – Ma la diffida era doverosa nei confronti della Regione».
Tra le soluzioni in ballo, il sindaco potrebbe concedere alla Rap l’autorizzazione a gestire in deroga per abbancare lo stesso i rifiuti nell’attuale discarica, ad esempio con balle per lo stoccaggio temporaneo. Oppure il trasferimento in altre discariche, ma questo si tradurrebbe in alti costi per i contribuenti. Su questo punto Norata preferisce al momento non sbilanciarsi: «Vediamo se ci sarà e cosa prevede l’ordinanza del sindaco, poi decideremo se portare fuori i rifiuti o meno. Certamente dopo l’emergenza – conclude – per riportare a regime la situazione serviranno degli interventi eccezionali».
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