BAROMETRO ELETTORALE/ Effetto Grillo devastante per la politica tradizionale della Sicilia

Il Barometro elettorale è costretto a rivedere tutte le previsioni. Sono intervenuti, infatti, tre elementi, destinati a influenzare la campagna elettorale per l’elezione del presidente della Regione e per il rinnovo dell’Assemblea regionale siciliana. I tre nuovi elementi sono: l’imminente arrivo in Sicilia di Beppe Grillo, la composizione delle liste elettorali e il non impegno di una parte del gruppo dirigente del Pdl in favore di Nello Musumeci.

 

Oggi il Barometro si soffermerà sui possibili effetti che l’arrivo di Beppe Grillo in Sicilia avrà sulla campagna elettorale.

Il leader del Movimento 5 Stelle arriverà in Sicilia il 10 ottobre. E resterà nella nostra Regione 17 giorni.

Saranno 17 giorni di intensa campagna elettorale non tradizionale. Ieri abbiamo pubblicato il calendario con i centri della Sicilia che il comico genovese visiterà. In realtà, il calendario non dà esatta contezza di quello che Grillo farà nella nostra Isola.

Va ricordato che in questa campagna elettorale la politica tradizionale siciliana non ha a disposizione risorse finanziarie da spendere, perché la Regione è ormai in bancarotta non dichiarata (basti pensare che deve 31 milioni di euro all’Enel e che alle 14,00 gli uffici dell’amministrazione regionale chiudono, non abbiamo capito se per risparmiare o perché viene ridotto il voltaggio).

I politici siciliani avranno ancora l’arma delle promesse. Ma è un’arma spuntata, perché nessuno li prenderà sul serio. In una Sicilia ridotta malissimo l’effetto Beppe Grillo potrebbe essere devastante.

Se provate a parlare con i tradizionali politici siciliani, vi accorgerete che, per loro, non è cambiato nulla. Sono convinti che la gente continuerà a votare Pdl, Pd, Udc e via continuando. Gli stessi sondaggi, che il Barometro elettorale considera non troppo attendibili, avallano questa tesi.

Il Barometro elettorale ritiene che le cose non stiano in questi termini. Già certi sondaggi danno le liste del Movimento 5 Stelle al 15-16 per cento. Gli stessi vertici regionali di questa nuova formazione politica non considerano una follia un 15 per ceto di voto di lista. Mentre il candidato alla presidenza della Regione, Giancarlo Cancelleri, viene dato al 10 per cento.

Tutto questo senza che Beppe Grillo abbia ancora messo piede in Sicilia. Che succederà dopo 17 giorni di martellante campagna elettorale del comico genovese?

Il barometro elettorale invita i propri elettori a riflettere su un punto. I politici siciliani, tranne rare eccezioni, raccontano bugie. Mentre Grillo, quando affronta i problemi della vita di ogni giorno – che sono quelli che interessano alla gente – dice delle grandi verità.

Ora, se c’è una formazione politica che ha messo giù un programma politico per governare la Sicilia – rendendolo disponibile a tutti i siciliani, dopo averlo redatto con il contributo degli stessi siciliani – ebbene, questo è il Movimento 5 Stelle. Questo punto non è da sottovalutare. Anzi.

Questo significa che Grillo, nei 17 giorni di permanenza in Sicilia, affronterà con la popolazione dell’Isola i problemi reali della nostra Regione. Offrendo soluzioni. Che è – se ci fate caso -l’esatto contrario di quello che stanno facendo certi politici siciliani, che passano il tempo a beccarsi l’un l’altro come i celebri capponi di Renzo.

Nei giorni in cui Grillo attraverserà la Sicilia il Barometro elettorale – anche se non ogni giorno – proverà a dare contezza ai propri lettori dei possibili mutamenti degli umori elettorali.

Ma già da ora possiamo anticipare che l’effetto Grillo sulla politica tradizionale siciliana sarà devastante.

 

 


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Il barometro elettorale è costretto a rivedere tutte le previsioni. Sono intervenuti, infatti, tre elementi, destinati a influenzare la campagna elettorale per l’elezione del presidente della regione e per il rinnovo dell’assemblea regionale siciliana. I tre nuovi elementi sono: l’imminente arrivo in sicilia di beppe grillo, la composizione delle liste elettorali e il non impegno di una parte del gruppo dirigente del pdl in favore di nello musumeci.

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