Avrebbe trattenuto parte delle somme che venivano dalle estorsioni, per questo sarebbe stato ucciso. Il caso è quello di Giovanni Perdichizzi, appartenente alla famiglia mafiosa dei Barcellonesi e referente del gruppo che operava nel quartiere San Giovanni del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. Perdichizzi fu ucciso in un agguato la […]
Foto pagina Fb Carabinieri
Barcellona Pozzo di Gotto, ucciso nel 2013 per la cresta sulle estorsioni: due arresti
Avrebbe trattenuto parte delle somme che venivano dalle estorsioni, per questo sarebbe stato ucciso. Il caso è quello di Giovanni Perdichizzi, appartenente alla famiglia mafiosa dei Barcellonesi e referente del gruppo che operava nel quartiere San Giovanni del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. Perdichizzi fu ucciso in un agguato la sera dell’1 gennaio 2013. L’uomo sarebbe stato incaricato di tenere la cassa del clan e della raccolta del pizzo. Secondo chi indaga, l’omicidio sarebbe stato causato dal fatto che Perdichizzi avrebbe trattenuto per sé parte dei proventi delle estorsioni. Ora per il suo omicidio sono state arrestate due persone: una a Barcellona Pozzo di Gotto, l’altra in provincia di Siena (in Toscana). I due sono stati arrestati dal Raggruppamento operativo speciale dei carabinieri.