Bancari, la grande partita sul contratto nazionale in scena dal 20 al 29 ottobre

LE PRECISAZIONI DEL SEGRETARIO NAZIONALE DELLA FABI, LANDO MARIA SILEONI. LA CHIUSURA DELLI SPORTELLI IN SICILIA

La partita per i lavoratori bancari italiani si giocherà dal 20 al 29 ottobre quando riprenderanno gli incontri con l’Abi (Associazione bancaria italiana) per definire il nuovo contratto nazionale.

La FABI – il sindacato maggiormente rappresentativo nel settore – affila le armi.

“Abbiamo portato a casa tanti risultati – dice Piero Marioli, segretario coordinatore del sindacato – tutti all’avanguardia e a tutela dei colleghi. Dall’accordo quadro 2012 a quello sugli inquadramenti delle aree leggere, il rinnovo del contratto integrativo aziendale dell’ex CREBERG, quello sulla previdenza fondi interni ed esterni o sugli sportelli in chiusura in Sicilia e a Roma, fino all’armonizzazione delle fusioni e all’accordo su tensioni occupazionali e relative ricadute o al nuovo modello di rete e al social hour”.

“Oltre alle garanzie in termini di mobilità e di processi formativi – aggiunge – ci siamo posti il problema di individuare una soluzione per quelle centinaia di quadri direttivi demansionati diretta conseguenza dell’introduzione del nuovo modello basato su filiali capofila e sportelli satellite che doveva ridurre i costi e portare maggiore efficienza”.

“Il Coordinamento del Banco Popolare – precisa il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni – ha fatto un ottimo lavoro. Si tratta di persone preparate che ogni giorno, vivendo le difficoltà dei colleghi, sono in grado di rappresentarle al meglio e raggiungere obiettivi importanti. Voglio ringraziare per questo Piero Marioli e tutta la sua squadra”.

Poi l’analisi del momento storico e le difficoltà del credito. Le incongruenze dei banchieri, scelte manageriali discutibili, i ricatti dell’ABI e l’opinione pubblica che non fa differenza tra dipendenti e vertici aziendali. In tutto questo il rinnovo del Contratto degli oltre 309 mila bancari.

“Prima di tutto serve chiarezza e conoscenza delle dinamiche che stiamo vivendo – ha detto Sileoni – e per evitare strumentalizzazioni e demagogia è necessario che la categoria abbia percezione del momento storico. Non sarà una passeggiata perché abbiamo di fronte una controparte ostinata a destrutturare il Contratto, svilire il lavoro, livellare ruoli, mansioni e stipendi. Noi vogliamo mantenere gli attuali livelli occupazionali e recuperare l’inflazione, ma per farlo abbiamo bisogno di essere uniti e compatti. Il confronto con ABI parte da punti di vista diversi: per loro il menù propone recupero della redditività a discapito dei bancari e in maniera non concordata con i sindacati. Per noi bisogna ragionare sulla piattaforma approvata dai lavoratori che prevede il recupero di professionalità esistenti e perse nel tempo come le consulenze, il contatto con il territorio, le imprese e le famiglie, la formazione del personale”.

Infine, nelle parole di Sileoni, la sintesi del confronto con l’Associazione Bancaria.

“Siamo riusciti a mantenere per i lavoratori del settore gli accordi pregressi sull’elemento distinto di retribuzione – conclude segretario generale – e dal 1 gennaio i dipendenti avranno in busta paga tutto quanto stabilito dal vecchio contratto. Ora si volta pagina e si guarda avanti. Agli incontri del 20, 27 e 29 ottobre ABI ci troverà pronti”.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]