Un'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dalla Procura della Repubblica di Siracusa ha portato alla luce un sistema che garantiva l'esenzione dal ticket, tramite false autocertificazioni. A essere implicati nel caso il 90% dei medici avolesi. L'accusa è di truffa aggravata
Avola, farmaci gratis senza averne diritto Accusa di truffa per 44 medici e 278 pazienti
Avrebbero usufruito gratuitamente di prestazioni specialistiche e di farmaci, pur non avendone diritto. È questa l’accusa a carico di 278 pazienti di Avola, dopo la chiusura delle indagini per truffa aggravata ai danni del servizio sanitario, disposta dalla Procura della Repubblica di Siracusa.
Al centro dell’inchiesta, iniziata a inizio 2014, anche 44 medici che sarebbero stati complici di un sistema secondo cui, tramite false autocertificazioni, i pazienti si garantivano l’esenzione del ticket: «Il dato allarmante – fa sapere la Guardia di Finanza – è che a essere interessata da queste inadempienze fosse una percentuale altissima dei medici, parliamo quasi del 90%».
Compito dei medici, infatti, sarebbe stato quello di appurare la reale sussistenza dei requisiti per accedere alle facilitazioni economiche: «Nella quasi totalità dei casi – proseguono le Fiamme Gialle – ci siamo trovati di fronte a persone che dichiaravano redditi decisamente più bassi rispetto a quelli realmente percepiti. I medici, dal canto loro, non hanno effettuato i dovuti controlli delle posizioni economico-finanziarie dei loro pazienti, così come disposto dalla normativa».
Fondamentale per lo sviluppo delle indagini la collaborazione con l’Asp di Siracusa: «Dai dati emerge una vera e propria truffa ai danni del servizio sanitario. In collaborazione con l’Asp, che ci ha consentito di accedere ai database e alla documentazione necessaria – conclude la Guardia di Finanza -, è stato possibile scoprire un sistema rodato che nel tempo ha sottratto importanti risorse alla collettività».