Fino al 19 maggio al museo Diocesano di Catania è possibile: una mostra per vedere in un altro modo, scoprire delle opere darte in miniatura utilizzando solo il tatto. Proprio come fanno i non vedentiPhotogallery
Avete mai provato a ‘vedere con le mani’?
Un bastone per orientarsi ed una mascherina nera per coprire gli occhi. Sono due oggetti di cui bisogna munirsi allingresso del museo Diocesano per partire allesplorazione di alcune opere darte attraverso un mondo a noi sconosciuto: quello dei non vedenti. E per una volta sono proprio loro a fare da guida, accompagnandoci lungo un percorso nel buio, in cui lunico senso a cui possiamo affidarci è il tatto. È questa la mostra Vedere con le mani.
Lidea, nata da una collaborazione tra lAccademia delle belle Arti e la stamperia dellUnione italiana ciechi, è quella di portare larchitettura su scala in modo che possa essere percepita, e quindi toccata anche dai non vedenti, spiega il professor Enrico La Rosa, docente allAccademia delle belle Arti.
Si tratta di opere riguardanti il patrimonio artistico della nostra terra, dallarea monumentale del cimitero di Catania, la chiesa di S. Giuliano in Via Crociferi, passando per la valle dei templi di Agrigento fino a giungere ad una riproduzione dellEtna. Il tutto realizzato in modelli su scala, che possiamo visitare uno per uno sotto le istruzioni dei ragazzi, che tra laltro, fanno da cicerone.
Una di loro è Marianna, 23anni, studentessa alla facoltà di Lingue di Catania: È strano dover trasmettere agli altri ciò che di solito provo io, dire dove appoggiare le mani, in quale direzione andare…. Lo stesso compito spetta ad altri 3 ragazzi non vedenti: Luca, che è il dirigente dellUnione italiana ciechi della sezione provinciale di Catania, Benedetta e Davide, i quali si alterneranno accompagnando gli interessati alla visita guidata delle opere darte.
I visitatori, daltro canto, non possono che essere stupiti dalla sensazione che si prova rinunciando per un attimo alla loro memoria visiva. Riuscire solo a toccare, provare a riconoscere la superficie levigata di un marmo o quella di una pietra lavica, distinguere le forme di un monumento in stile liberty da un altro in stile gotico. E qui occorre anche un po di cultura, oltre che sensibilità tattile.
Nellultima parte del percorso inoltre, viene stimolato un altro senso, lolfatto: ci si tuffa in un mondo di profumi emanati dalle piante aromatiche esposte, come ad esempio il timo, la menta e lorigano.
E a conclusione di tutto, arriva il momento in cui agli ospiti è finalmente svelato con quali opere sono venuti a contatto, facendole vedere proiettate su uno schermo.
Larte diventa quindi lo strumento per focalizzarci sui sensi a cui di solito nemmeno facciamo caso, per far sì che levento lasci un segno soprattutto sotto il punto di vista umano: Il problema è che mancano i luoghi di aggregazione tra vedenti e non vedenti, e la gente non sa come avvicinarsi a noi. Per questo noi vogliamo sensibilizzare i vedenti con mostre di questo genere che per noi significano molto, conclude Luca.
Info:
Mostra tattile Vedere con le mani
Dal 9 al 19 maggio presso il Museo Diocesano, p.zza Duomo Catania
Orari dapertura: 9.00-12.30/16.00-19.30