La sorella del giudice ucciso 23 anni fa dal tritolo di Cosa nostra in via D'Amelio è affranta. Quando sale sul palco dell'iniziativa "Legami di memoria" promossa dall'Arci a casa Professa, lì dove Paolo tenne il suo ultimo discorso, con voce grave dice: «Capita che non ti puoi fidare più di nessuno e la solitudine diventa troppo profonda»