Australian Open, oggi in campo Djokovic e Murray

Forse per via del fatto che i primi turni degli slam sono una gran noia, Nadal ha pensato bene di concedere un’intervista in cui – en passant – accusava Federer, in buona sostanza, di avere troppo talento. “Bravi tutti”, ha detto più o meno lo spagnolo, “a non lamentarsi della lunghezza della stagione e ai dolori alle varie articolazioni quando sei stato baciato dagli dei. Ma noi poveri mortali dobbiamo correre il triplo e penare il quadruplo se vogliamo far partita pari. E’ chiaro che dopo 5-6 anni siamo pronti per la pensione”. Simile singolare argomentazione è stata seguita da un ancor più sospetto appello a bloccare il ranking sui due anni, in modo da evitare troppi guai per i più forti. Ne è nata una diatriba che riprenderà alla fine del torneo australiano, perché adesso tutti quanti saranno in più serie faccende affacendati. Anche perché il rischio di distrarsi è grande. Per fortuna i tornei dello slam si giocano sulla distanza dei tre set su cinque e quindi puoi tranquillamente recuperare un set di svantaggio – vedi del Potro e Almagro – o addirittura due, com’è successo al “guru” Dolgolopov, che ha scherzato col fuoco, e al giovane Tomic. Non è stato troppo complicato ieri pronosticare che l’incontro della speranza locale sarebbe stato interessante. Il bizzarro ragazzotto di origini slave, uno che non è proprio raccomandabile incontrare di notte in una strada buia, ha perso il primo set per via di un solo break e il secondo al tie break. Contro un giocatore più esperto in genere tutto questo è sufficiente per andare anzitempo sotto la doccia, ma Verdasco si avvia mestamente a diventare un ex senza avere imparato troppo. Lo spagnolo ha ceduto di schianto alla freschezza dell’avversario, che adesso rischia di incrociare la strada di Federer tra un paio di turni. Speriamo. Ma anche l’altro ragazzino Dimitrov è uscito fuori in bellezza da un quinto set contro un giocatore magari non all’altezza di Verdasco ma sicuramente esperto, come il francese Chardy. Il 6/4 del set conclusivo fa bene sperare per il prosieguo del torneo. Detto che Federer e Nadal non hanno avuto problemi per liquidare la loro pratica quotidiana, rimane il capitolo degli italiani. E se dobbiamo rivolgere i soliti complimenti a Cipolla, che è stato bravo a battere un Davydenko che, seppur ormai non all’altezza dei fasti di un tempo non si batte da solo, rimane la solita frustrazione per il povero Fognini che col colombiano Falla è riuscito a perdere in quattro set. Il ligure rischia davvero di diventare un comprimario com’è successo a Bolelli anche se per fortuna il Roland Garros è ancora lontano e quindi per un po’ un posto tra i primi 50 è garantito. Magari si metterà a fare il tifo per la proposta Nadal per vivacchiare un altro anno. Spiace e sorprende infine la brutta partita della Pennetta, sconfitta in tre set e costretta a tornare mestamente a casa. Non ci resta che sperare nella Schiavone per arrivare alla seconda settimana del torneo australiano.

Oggi è il turno di Djokovic e Murray, con lo scozzese che dovrà evitare di distrarsi troppo contro Harrison mentre solo un coccolone potrebbe provocare qualche fastidio al numero uno del mondo e detentore del titolo. Non certo il nostro Lorenzi, che sarà già contento di essere sul campo centrale e che si augurerà al massimo di non prendere una severa lezione. Anche oggi c’è una folta pattuglia di connazionali ma mentre il 4-2 di ieri era ampiamente pronosticabile stavolta le cose andranno peggio. Dei cinque maschi impegnati oggi solo Starace ha una qualche possibilità di passare il turno mentre, come sempre, dalle due donne possiamo aspettarci di più, magari le due vittorie. Un 3-4 complessivo sarebbe già un gran risultato, meglio è impossibile.

Se volete divertirvi un po’, date un’occhiata a Llodra-Gulbis e alla partita tra la Dulko e la Sharapova. Il resto della giornata si presenta un po’ noioso, anche se tira aria di sorpresa dalle parti di Roddick, impegnato contro l’olandese Haase.

Principali risultati: (s.m.) Tomic b.Verdasco 4/6 6/7 (3) 6/4 6/2 7/5; Federer b. Kudryatsev 7/5 6/2 6/2; Del Potro b. Mannarino 2/6 6/1 7/5 6/4; Nadal-Kutzentsov 6/4 6/1 6/1; Dolgolopov b. Jones 1/6 4/6 6/1 6/1 6/2; Dimitrov b. Chardy 4/6 6/3 3/6 6/4 6/4; Falla b. Fognini 6/3 6/2 3/6 6/1; Cipolla b. Davydenko 6/4 4/6 3/6 6/2 6/1.

(s.f.) Schiavone b. Pous Tio 6/1 6/3; Bratchikova b. Pennetta 6/3 1/6 6/2. Tutti i risultati in www.australianopen.com

 

 


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Forse per via del fatto che i primi turni degli slam sono una gran noia, nadal ha pensato bene di concedere un'intervista in cui – en passant – accusava federer, in buona sostanza, di avere troppo talento. "bravi tutti", ha detto più o meno lo spagnolo, "a non lamentarsi della lunghezza della stagione e ai dolori alle varie articolazioni quando sei stato baciato dagli dei. Ma noi poveri mortali dobbiamo correre il triplo e penare il quadruplo se vogliamo far partita pari. E' chiaro che dopo 5-6 anni siamo pronti per la pensione". Simile singolare argomentazione è stata seguita da un ancor più sospetto appello a bloccare il ranking sui due anni, in modo da evitare troppi guai per i più forti. Ne è nata una diatriba che riprenderà alla fine del torneo australiano, perché adesso tutti quanti saranno in più serie faccende affacendati. Anche perché il rischio di distrarsi è grande. Per fortuna i tornei dello slam si giocano sulla distanza dei tre set su cinque e quindi puoi tranquillamente recuperare un set di svantaggio – vedi del potro e almagro – o addirittura due, com'è successo al "guru" dolgolopov, che ha scherzato col fuoco, e al giovane tomic. Non è stato troppo complicato ieri pronosticare che l'incontro della speranza locale sarebbe stato interessante. Il bizzarro ragazzotto di origini slave, uno che non è proprio raccomandabile incontrare di notte in una strada buia, ha perso il primo set per via di un solo break e il secondo al tie break. Contro un giocatore più esperto in genere tutto questo è sufficiente per andare anzitempo sotto la doccia, ma verdasco si avvia mestamente a diventare un ex senza avere imparato troppo. Lo spagnolo ha ceduto di schianto alla freschezza dell'avversario, che adesso rischia di incrociare la strada di federer tra un paio di turni. Speriamo. Ma anche l'altro ragazzino dimitrov è uscito fuori in bellezza da un quinto set contro un giocatore magari non all'altezza di verdasco ma sicuramente esperto, come il francese chardy. Il 6/4 del set conclusivo fa bene sperare per il prosieguo del torneo. Detto che federer e nadal non hanno avuto problemi per liquidare la loro pratica quotidiana, rimane il capitolo degli italiani. E se dobbiamo rivolgere i soliti complimenti a cipolla, che è stato bravo a battere un davydenko che, seppur ormai non all'altezza dei fasti di un tempo non si batte da solo, rimane la solita frustrazione per il povero fognini che col colombiano falla è riuscito a perdere in quattro set. Il ligure rischia davvero di diventare un comprimario com'è successo a bolelli anche se per fortuna il roland garros è ancora lontano e quindi per un po' un posto tra i primi 50 è garantito. Magari si metterà a fare il tifo per la proposta nadal per vivacchiare un altro anno. Spiace e sorprende infine la brutta partita della pennetta, sconfitta in tre set e costretta a tornare mestamente a casa. Non ci resta che sperare nella schiavone per arrivare alla seconda settimana del torneo australiano.

Forse per via del fatto che i primi turni degli slam sono una gran noia, nadal ha pensato bene di concedere un'intervista in cui – en passant – accusava federer, in buona sostanza, di avere troppo talento. "bravi tutti", ha detto più o meno lo spagnolo, "a non lamentarsi della lunghezza della stagione e ai dolori alle varie articolazioni quando sei stato baciato dagli dei. Ma noi poveri mortali dobbiamo correre il triplo e penare il quadruplo se vogliamo far partita pari. E' chiaro che dopo 5-6 anni siamo pronti per la pensione". Simile singolare argomentazione è stata seguita da un ancor più sospetto appello a bloccare il ranking sui due anni, in modo da evitare troppi guai per i più forti. Ne è nata una diatriba che riprenderà alla fine del torneo australiano, perché adesso tutti quanti saranno in più serie faccende affacendati. Anche perché il rischio di distrarsi è grande. Per fortuna i tornei dello slam si giocano sulla distanza dei tre set su cinque e quindi puoi tranquillamente recuperare un set di svantaggio – vedi del potro e almagro – o addirittura due, com'è successo al "guru" dolgolopov, che ha scherzato col fuoco, e al giovane tomic. Non è stato troppo complicato ieri pronosticare che l'incontro della speranza locale sarebbe stato interessante. Il bizzarro ragazzotto di origini slave, uno che non è proprio raccomandabile incontrare di notte in una strada buia, ha perso il primo set per via di un solo break e il secondo al tie break. Contro un giocatore più esperto in genere tutto questo è sufficiente per andare anzitempo sotto la doccia, ma verdasco si avvia mestamente a diventare un ex senza avere imparato troppo. Lo spagnolo ha ceduto di schianto alla freschezza dell'avversario, che adesso rischia di incrociare la strada di federer tra un paio di turni. Speriamo. Ma anche l'altro ragazzino dimitrov è uscito fuori in bellezza da un quinto set contro un giocatore magari non all'altezza di verdasco ma sicuramente esperto, come il francese chardy. Il 6/4 del set conclusivo fa bene sperare per il prosieguo del torneo. Detto che federer e nadal non hanno avuto problemi per liquidare la loro pratica quotidiana, rimane il capitolo degli italiani. E se dobbiamo rivolgere i soliti complimenti a cipolla, che è stato bravo a battere un davydenko che, seppur ormai non all'altezza dei fasti di un tempo non si batte da solo, rimane la solita frustrazione per il povero fognini che col colombiano falla è riuscito a perdere in quattro set. Il ligure rischia davvero di diventare un comprimario com'è successo a bolelli anche se per fortuna il roland garros è ancora lontano e quindi per un po' un posto tra i primi 50 è garantito. Magari si metterà a fare il tifo per la proposta nadal per vivacchiare un altro anno. Spiace e sorprende infine la brutta partita della pennetta, sconfitta in tre set e costretta a tornare mestamente a casa. Non ci resta che sperare nella schiavone per arrivare alla seconda settimana del torneo australiano.

Forse per via del fatto che i primi turni degli slam sono una gran noia, nadal ha pensato bene di concedere un'intervista in cui – en passant – accusava federer, in buona sostanza, di avere troppo talento. "bravi tutti", ha detto più o meno lo spagnolo, "a non lamentarsi della lunghezza della stagione e ai dolori alle varie articolazioni quando sei stato baciato dagli dei. Ma noi poveri mortali dobbiamo correre il triplo e penare il quadruplo se vogliamo far partita pari. E' chiaro che dopo 5-6 anni siamo pronti per la pensione". Simile singolare argomentazione è stata seguita da un ancor più sospetto appello a bloccare il ranking sui due anni, in modo da evitare troppi guai per i più forti. Ne è nata una diatriba che riprenderà alla fine del torneo australiano, perché adesso tutti quanti saranno in più serie faccende affacendati. Anche perché il rischio di distrarsi è grande. Per fortuna i tornei dello slam si giocano sulla distanza dei tre set su cinque e quindi puoi tranquillamente recuperare un set di svantaggio – vedi del potro e almagro – o addirittura due, com'è successo al "guru" dolgolopov, che ha scherzato col fuoco, e al giovane tomic. Non è stato troppo complicato ieri pronosticare che l'incontro della speranza locale sarebbe stato interessante. Il bizzarro ragazzotto di origini slave, uno che non è proprio raccomandabile incontrare di notte in una strada buia, ha perso il primo set per via di un solo break e il secondo al tie break. Contro un giocatore più esperto in genere tutto questo è sufficiente per andare anzitempo sotto la doccia, ma verdasco si avvia mestamente a diventare un ex senza avere imparato troppo. Lo spagnolo ha ceduto di schianto alla freschezza dell'avversario, che adesso rischia di incrociare la strada di federer tra un paio di turni. Speriamo. Ma anche l'altro ragazzino dimitrov è uscito fuori in bellezza da un quinto set contro un giocatore magari non all'altezza di verdasco ma sicuramente esperto, come il francese chardy. Il 6/4 del set conclusivo fa bene sperare per il prosieguo del torneo. Detto che federer e nadal non hanno avuto problemi per liquidare la loro pratica quotidiana, rimane il capitolo degli italiani. E se dobbiamo rivolgere i soliti complimenti a cipolla, che è stato bravo a battere un davydenko che, seppur ormai non all'altezza dei fasti di un tempo non si batte da solo, rimane la solita frustrazione per il povero fognini che col colombiano falla è riuscito a perdere in quattro set. Il ligure rischia davvero di diventare un comprimario com'è successo a bolelli anche se per fortuna il roland garros è ancora lontano e quindi per un po' un posto tra i primi 50 è garantito. Magari si metterà a fare il tifo per la proposta nadal per vivacchiare un altro anno. Spiace e sorprende infine la brutta partita della pennetta, sconfitta in tre set e costretta a tornare mestamente a casa. Non ci resta che sperare nella schiavone per arrivare alla seconda settimana del torneo australiano.

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