Spazi inagibili e secchi d'acqua nei corridoi quando piove. Ma sarebbero di nuovo disponibili i fondi - circa un milione e 800mila euro - che il governo nazionale aveva in un primo momento eliminato. Il plesso di Trappeto resta intanto in apnea. Guarda le foto
Aule sigillate e infiltrazioni all’Alberghiero Wojtyla Speranze sul Bando periferie per la ristrutturazione
Due aule chiuse, sigillate, perché inagibili. «Ci è stato detto che c’erano delle crepe e delle infiltrazioni – spiega il consigliere M5s della IV circoscrizione Giuseppe Ragusa – immagino ci sia stato un sopralluogo dei vigili del fuoco, sul posto». Siamo al plesso di Trappeto dell’istituto alberghiero Karol Wojtyla. Si tratta dell’unica scuola superiore presente nel quartiere, sebbene altri quattro distaccamenti si trovino altrove, distribuiti in punti diversi della città. All’interno, per altro, non sarebbe attivi i riscaldamenti. Tra gli spazi chiusi c’è anche la palestra, il che costringe gli studenti a trascorrere le ore di educazione fisica all’aperto.
Le due aule sono state chiuse lo scorso 15 di novembre. Prima, su richiesta della dirigente scolastica Daniela Di Piazza, c’erano stati i sopralluoghi dei tecnici della Città metropolitana di Catania, che è l’ente competente in materia di edilizia scolastica, e dei vigili del fuoco. Troppo radicate le infiltrazioni d’acqua piovana. «Su quel plesso ci sono problemi provocati dalla pioggia – racconta il rappresentante degli studenti Samuele Carbonaro – e quando piove i corridoi sono pieni di secchi perché l’acqua cade dentro. Hanno anche chiuso il cortile antistante la facciata – aggiunge lo studente – anche se ormai della parte in mattoni rimane poco».
«Non si è trattato di un sopralluogo – aggiunge il pentastellato Ragusa – perché noi consiglieri di municipalità non abbiamo questa competenza. Io e il collega Mirko Giacone (di Con Bianco per Catania, ndr) ci trovavamo in istituto per organizzare il consueto pranzo di Natale. Viene preparato dalla cucina dell’istituto, e noi, tramite i Servizi sociali, indichiamo le persone bisognose che vi prenderanno parte. Al termine – aggiunge Ragusa – abbiamo fatto un giro per le aule». Il consigliere puntualizza che l’intenzione non è sollevare inutili polveroni, tanto meno far chiudere il plesso. «Anzi – assicura – vogliamo che la struttura venga valorizzata».
Proprio per questo, Ragusa si domanda se siano ancora disponibili i fondi del Bando periferie stanziati per la Wojtyla, che ammonterebbero a circa un milione e 800mila euro. Denaro fresco per la ristrutturazione, di cui l’istituto avrebbe un vitale bisogno. Una fonte interna alla dirigenza scolastica spiega che «erano stati eliminati con il decreto Milleproroghe, ma ora sono stati stanziati di nuovo». Non è chiaro, però, in che modo e in con quali tempi verranno spesi.
Il plesso si trova in via Pantelleria, una traversa di viale Tirreno, non lontano dal Policlinico. Secondo i dati forniti dal sito web della scuola, sarebbe dotato di 15 aule. Tra queste ci sono i laboratori di cucina, bar e informatica, oltre che un’aula conferenze e un front office. Gli studenti provengono dal rione di San Giovanni Galermo, ma anche dai Comuni vicini come Camporotondo, San Pietro Clarenza, Aci Bonaccorsi e Mascalucia. Ospita più o meno 200 ragazzi.