Il tecnico di Collepardo, difensore del Palermo nel campionato di serie B 2003/04 culminato con la promozione e sulla panchina blucerchiata nel 2011, sottolinea l'importanza del match in programma domani al Barbera. Porte aperte per il futuro: «Mi piacerebbe tornare nel capoluogo siciliano come allenatore»
Atzori mette in guardia i rosanero «Attenti, la Samp non regalerà nulla»
«Per il Palermo, la gara con la Sampdoria è fondamentale. C’è un solo risultato a disposizione per tenere accese le speranze di salvezza». Parola di Gianluca Atzori, difensore rosanero nel campionato di serie B 2003/04 (17 presenze senza gol) e allenatore dei blucerchiati (sempre tra i cadetti) nella prima parte della stagione 2011/12. Palermo rappresenta il passato per il tecnico classe 1971, ma nel calcio «mai dire mai». Il futuro potrebbe riservare delle sorprese e, chissà, riannodare il filo interrotto dodici anni fa. «Conservo un ricordo molto bello della mia esperienza nel capoluogo siciliano», ha ammesso a MeridioNews. «Ho ancora davanti agli occhi le immagini dello stadio strapieno e del clima di entusiasmo che ha circondato la squadra durante la marcia di avvicinamento alla promozione. Palermo è una città meravigliosa e la ricordo sempre con grande piacere, anche perché ho vissuto lì il mio ultimo anno calcistico. Mi piacerebbe tornare un giorno nelle vesti di allenatore – ha aggiunto – Zamparini ha sempre manifestato stima e apprezzamento per il mio lavoro. Ci fu la famosa chiamata sei o sette anni fa ma io ero ormai legato al Catania».
Il possibile matrimonio tra il Palermo e Atzori oggi, però, è solo una suggestione. I rosanero devono fare i conti con un’attualità molto delicata, monopolizzata dalla precaria posizione in classifica di una squadra che rischia la serie B e che è costretta a vincere, domani, contro la Sampdoria per mantenere il contatto visivo con la luce in fondo al tunnel: «Il Palermo ha bisogno di una vittoria, per i rosa è troppo importante mantenere la categoria – ha sottolineato Atzori – la classifica parla chiaro: il Carpi è avanti e la vittoria diventa l’unica strada percorribile. Il Palermo è obbligato ad acciuffare i tre punti, ma non sarà facile, anche perché a Genova, sponda blucerchiata, non hanno dimenticato che proprio i rosa qualche anno fa (stagione 2010/11, ndr) vinsero a Marassi condannando la Samp alla serie B. Il Palermo, giocando in casa, ha la grande opportunità di conquistare l’intera posta in palio ma troverà una Sampdoria che non regalerà nulla».
Domani, tuttavia, il fattore campo avrà una valenza relativa. Gli uomini di Ballardini saranno sostenuti, infatti, solo dagli abbonati (10.023) come stabilito dalla prefetta: «Dispiace che il Tar abbia respinto il ricorso – sostiene Atzori – questo provvedimento penalizza molti tifosi ma 10 mila sostenitori possono comunque incitare i giocatori e spingerli al successo». Determinante sarà l’atteggiamento della squadra, rinfrancata dal successo ottenuto sul campo del Frosinone: «È una vittoria che certamente alimenta le speranze. Quando in attacco, poi, c’è un giocatore come Gilardino che considero ancora uno degli attaccanti più forti in circolazione, aumenta la fiducia».