Alla fine della partita del girone B di Eccellenza disputata questo pomeriggio dalle 14.30 nel campo di Zia Lisa a Catania, una cinquantina di tifosi locali avrebbe aggredito i giocatori acesi. Ricoverato il centrocampista Roberto Mazzamuto. Per il presidente Scuderi si tratta di «un episodio spiacevole che si poteva evitare»
Atletico Catania-Real Aci, aggressione dei tifosi «Colpa di vertici e arbitri», giocatore in ospedale
Dopo il fischio finale della partita del girone B di Eccellenza tra Atletico Catania e Real Aci disputata questo pomeriggio alle 14.30 al campo sportivo di Zia Lisa, i giocatori della squadra acese sarebbero stati colpiti a colpi di cinghia, calci e pugni. A subire i danni peggiori è stato il centrocampista catanese, Roberto Mazzamuto, che si trova attualmente ricoverato all’ospedale Vittorio Emanuele di Catania.
«Stiamo ancora aspettando l’esito degli esami a Mazzamuto – dice a MeridioNews il presidente del Real Aci, Nando Scuderi – e, in questo momento, la sua salute è la cosa che ci preoccupa di più anche perché, dalle prime cose che ci hanno detto, potrebbe avere delle costole rotte». Racconta di come alla fine del match pomeridiano, intorno alle 16.30, «quando sull’1-1 è finita la partita, contro i nostri giocatori che erano già quasi negli spogliatoi si sono riversati una cinquantina di tifosi locali che hanno cominciato a picchiarli pesantemente».
Il giovane centrocampista era rimasto più indietro rispetto agli altri compagni di squadra che hanno fatto in tempo a barricarsi all’interno degli spogliatoi per sfuggire ai tifosi. «Erano così inferociti che, purtroppo, non siamo riusciti a fermarli. La cosa assurda – aggiunge Scuderi – è che nel campo non c’erano forze dell’ordine né un’ambulanza». All’arrivo della polizia sul posto, gli aggressori erano già tutti fuggiti e a essere interrogati sono stati i membri della squadra acese. Durante tutti i 90 minuti della partita, più il tempo di recupero, ci sono stati «falli pesanti da entrambe le parti – ammette il presidente – e sono volate diverse brutte parole fra i giocatori delle due squadre avversarie che sicuramente avranno anche aizzato la folla del pubblico».
I toni, dunque, sin da subito erano stati molto accesi dentro e fuori dal campo e «la responsabilità di quanto è successo è, da una parte, degli arbitri che erano del tutto inadatti – afferma Scuderi – e, dall’altra, dei vertici». Lo scorso venerdì, dopo aver visto le designazioni, «avevo telefonato al presidente Santino Lo Presti – continua – per avvisarlo che poteva essere una partita a rischio perché era un incontro difficile per entrambe le squadre. Nonostante la sua promessa di chiedere un cambio al designatore degli arbitri, nulla è stato fatto». Mentre si pensa già ai rischi che ci potrebbero essere per la partita di ritorno, il presidente ricorda che «un altro episodio spiacevole del genere ci era già successo lo scorso anno prima dell’inizio di un’altra partita».