Assunzioni in aeroporto, l’attacco del sindaco di Cinisi Cisal: «Un bando del genere garantisce trasparenza»

«Non hanno avuto neanche la dignità di mettere la scritta aeroporto Falcone-Borsellino Palermo-Cinisi». A distanza di tanti anni la querelle attorno la territorialità dello scalo palermitano non si è ancora esaurita. La riprende il sindaco Giangiacomo Palazzolo, che sceglie di sollevare la questione delle ultime assunzioni: una 70ina di persone (tra addetti al check-in, alla logistica e alla reception) con contratti part time, gestiti da Gesap attraverso l’affidamento del servizio a GH Palermo spa (società privata e controllata da Gesap con una quota del 20 per cento che gestisce i servizi di servizi di handling dello scalo) che ha sua volta assumerà attraverso Manpower, una delle più note agenzie di lavoro interinali in Italia. Un doppio passaggio che Palazzolo contesta apertamente. «Perché il pubblico, che produce un profitto, deve arricchire un privato?» si è chiesto ieri, in una diretta Facebook molto discussa. 

Il sindaco spiega che il «concorso di assunzione è legittimo», ma ne contesta comunque le modalità. «Non ho mai raccomandato nessuno dentro l’aeroporto, e allora pretendo che Gesap, di cui il Comune è azionista al 2,9 per cento, abbia una condotta dritta». Tra le contestazioni mosse dal primo cittadino ci sono anche quelle prettamente economiche. «Contratti del genere – afferma – secondo me non sono rispettosi della dignità lavorativa, perché un dipendente prenderà circa 480 euro. Il privato è libero di fare quello che vuole, può fare anche questo tipo di contratti. Ma la parte pubblica, cioè la Gesap, come può consentire che si vengano ad effettuare assunzioni trimestrali del genere quando sarebbe stato più che sufficiente ridurre il numero e aumentare le ore di lavoro? Un’operazione del genere è riprovevole, perché tende ad aumentare il precariato e creare fasce ancora più deboli e più povere di quelli che ottengono il reddito di cittadinanza. Io come Comune pretendo che prima di fare assunzioni di scarso valore ci sia comunque quella pubblicità che l’ente pubblico è tenuto a fare, affinché l’opportunità lavorativa sia per tanti e non per pochi».

Alle contestazioni mosse, al momento, nessuna risposta da parte di Gesap, che abbiamo provato più volte a contattare.«Con me non si fa mai sentire nessuno, forse perché mi ritengono solamente il sindaco di una piccola città» è il commento di Palazzolo. Una cittadina, Cinisi, che comunque ha la caratteristica di avere «l’unico aeroporto che ricade per intero in un unico territorio. Abbiamo un paese che vive sull’aeroporto, sia con i dipendenti che con il flusso di turisti malgrado si debbano percorrere sei contorti chilometri per arrivare a Cinisi. Ma cosa hanno fatto la politica provinciale, regionale e nazionale per riconoscere la nostra territorialità?  Per questo faremo una battaglia senza sosta: ho acceso la luce sull’aeroporto, la spegnerò solo quando si tornerà alla massima chiarezza. E anticipo che a breve solleverò altre questioni inerenti». 

La presa di posizione di Palazzolo a Cinisi ha comunque fatto molto rumore. Al primo cittadino replica ad esempio Gianluca Colombino, segretario generale Cisal. «Noi siamo l’organizzazione sindacale più rappresentativa in aeroporto, con 400 iscritti su 600 dipendenti – afferma –  Abbiamo dunque una foltissima rappresentanza, in particolare in GH dove i nostri associati sono 200. Il sindaco fa qualche confusione. I 480 euro ad esempio per gli ultimi stagionali non corrispondono al vero, perché l’agenzia interinale sta applicando i contratti nazionali, e si tratta di un part time da quattro ore. Siamo invece d’accordo sulla critica alla modalità di assunzione, lo abbiamo detto noi pure ai vertici di GH, perché in effetti questo passaggio a Manpower fa perdere dei soldi. Riconosciamo comunque che un bando del genere ha garantito trasparenza».

Anche Colombino, in ogni caso, suggerisce come possibilità una maggiore distribuzione delle ore lavorative, invece di procedere a nuove assunzioni stagionali. «Giorno 11 ci sarà un tavolo tecnico proprio su questa vicenda, dopo la nostra nota degli scorsi giorni – continua – Ci sono infatti lavoratori che sono forzatamente part time, per cui chiaramente l’azienda preferisce l’inserimento di ulteriori persone, specie in questo periodo di massima congestione, visto che ci sono più voli. Noi diciamo che in parte ciò che è vero ma che allo stesso tempo sarebbe stato auspicabile un confronto coi sindacati, per valutare insieme altri meccanismi su base volontaria». Molte voci indicano comunque che una manciata di persone, assunte recentemente, ha già abbandonato il lavoro. Segno che forse quei carichi e quelle mansioni non sono proprio per tutti. Ecco perché il sindacalista non si mostra sorpreso all’osservazione di Palazzolo, secondo il quale «le ultime assunzioni di GH hanno riguardato molti parenti di dipendenti dell’aeroporto». 

Per Colombino assunzioni di questo tipo «ce ne sono state pochissime all’ultima tornata, credo che siano attorno al 10 per cento. Ma è una percentuale che ci può stare, perché magari tra i dipendenti il link per l’offerta lavorativa ha girato molto. Fino a questa mattina ci sono state quasi settemila visualizzazioni, per dire. E poi è sempre stato un preciso volere del gruppo GH, in tutta Italia, cercare di fidelizzare in questa maniera il rapporto con i propri dipendenti. Stiamo parlando di persone che respirano cherosene nelle afose estati con 50 gradi sul piazzale, scaricando bagagli pesanti dalle stive e alla stessa maniera svolgono le medesime mansioni all’aperto nei piovosi inverni. Gente a cui la classe politica del nostro paese non è stata capace di garantire qualche scivolo per l’età pensionabile, gente che lavora cinque giorni a settimana con un sistema di turnazione davvero pesante, e che ha avuto da GH una sola piccola concessione: quella di avere la priorità, in caso di assunzioni, per i propri familiari stretti (i figli in particolare ) a dispetto di altri». 

Il sindacalista poi invita Palazzolo a convergere sugli stessi obiettivi futuri. «Lanceremo a breve una campagna di internalizzazione dei servizi, per quel che riguarda i parcheggi e la security, e qui mi aspetto una presa di posizione del sindaco – afferma – Quelli sì che sono servizi che è antieconomico dare all’esterno. Palazzolo però qui sbaglia obiettivo, perché se la prende con la prm (l’assistenza ai passeggeri con mobilità diretta). Invece questo servizio è stato messo a bando, e voglio ricordare che GH se l’è aggiudicato in maniera trasparente, con una procedura ad evidenza pubblica, dopo che la prima gara era andata deserta».  

Andrea Turco

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