Asili nido, Messina ultima per spesa pro capite A Palermo si investe un quarto rispetto a Trieste

Quanto spendono le principali città siciliane per gli asili nido? A questa domanda ha risposto Openpolis, la piattaforma digitale che si occupa di open data e di progetti per l’accesso alle informazioni pubbliche. Come il dato sulla spesa delle amministrazioni per il servizio destinato ai più piccoli, elemento chiave che influisce considerevolmente sulle tasche dei cittadini.

Sulla base dei dati del 2013, una sonora bocciatura arriva per Messina, all’ultimo posto come spesa per gli asili nido nella classifica delle 15 città italiane prese in considerazione nella ricerca. Analizzando i bilanci la città dello Stretto risulta abbia speso solo 6,04 euro procapite per gli asili nido. Messina è dietro anche rispetto agli altri due capoluoghi siciliani presi in esame: Catania e Palermo. Quest’ultima precede Messina con una spesa procapite di 31,85 euro. Catania invece si classifica al nono posto della graduatoria complessiva con 71,64 euro. A guidare la classifica sono Trieste (135,25 euro), Roma (114,01 euro) e Milano (113,34 euro).

Il dato ricavato da Openpolis comprende sia la spesa stanziata dal Comune per sostenere gli asili nidi pubblici, sia gli eventuali finanziamenti a strutture private, includendo anche tutti i servizi di tutela per l’infanzia e i minori, come i centri di assistenza. Dal bilancio consuntivo del 2013, fra i grandi Comuni gli ultimi tre posti per investimento su questi servizi sono occupati da Padova (con 40,6 euro pro capite), e, come detto, Palermo e Messina. Per quest’ultima città Cgil, Cils e Uil sono andati oltre, evidenziando come la spesa complessiva per gli asili nido nel 2013 è stata di 906mila 163 euro, su un totale di 28 milioni 311mila 160 euro destinati all’intero settore del sociale, naturalmente al lordo dei costi imputati come spesa sociale. Dati in chiaroscuro anche nel 2014. La spesa per gli asili nido scende addirittura a 839mila 785 euro, mentre quella totale del settore sale a 32 milioni 725mila 723 euro.

«È ancora una conferma in più – sottolineano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Lillo Oceano, Tonino Genovese e Carmelo Catania – di come l’amministrazione comunale, nonostante pubblicizzi mediaticamente la propria attenzione nei confronti delle fasce deboli della popolazione, non abbia una programmazione rispondente alle necessità reali dei cittadini. Evidenziamo già da anni l’esigenza e la necessità di investire sugli asili nido e sui servizi ai bambini e alle fasce deboli ma questa non sembra essere una priorità per questa amministrazione. Messina, infatti, nonostante sia una città con oltre 240mila abitanti, può contare solo su tre asili comunali a fronte di 7.944 bambini tra zero e tre anni censiti sul territorio cittadino».

Tornando a Palermo e Catania, la fotografia del 2013 fatta da Openpolis conferma il trend degli anni precedenti, considerato che, ad esempio, rispetto al 2012 Palermo scende di un posizione, mentre Catania mantiene il suo nono posto. «In questi ultimi due anni si è acuito un problema che è soprattutto morale – spiega il segretario regionale Cisl Fp, Gigi CaracausiRegione e Stato si stanno comportando in maniera indegna con i Comuni, che vengono visti come fonte di approvvigionamento. La Finanziaria ha portato a un accentramento romano delle spese. I sindaci si trovano a dover fare i conti con meno denaro a disposizione e a farne le spese sono i cittadini, che si ritrovano con meno servizi a disposizione».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]