A firmare il decreto il vertice del Mise Giancarlo Giorgetti. Indicati Massimo Conigliaro e l'avvocato Giuseppe Giuffrida per l'ente etneo. Dietro l'attuale organizzazione si è consumata una lunga battaglia politica
Camere di commercio, nominati i commissari dal ministero Siracusa e Ragusa con Trapani, Agrigento e Caltanissetta
Definito, dopo un lungo tira e molla, lo scacchiere delle Camere di commercio in Sicilia. Le ultime novità arrivano con la firma del decreto di nomina dei commissari da parte del ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. Massimo Conigliaro guiderà la camera di commercio che riunisce le province di Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Siracusa e Ragusa, mentre Giuseppe Giuffrida è il nome indicato per quella di Catania. Tramonta quindi l’ipotesi di una super camera di commercio della Sicilia orientale, basata sull’unione di Catania e di Siracusa e Ragusa. A opporsi a questo scenario la parlamentare siracusana di Forza Italia Stefania Prestigiacomo, firmataria di un emendamento al decreto Sostegni bis insieme al leghista Antonino Minardo, al dem Fausto Raciti e al pentastellato Paolo Ficara.
Il matrimonio tra le province del sud-est della Sicilia si concretizzò a settembre 2015. All’epoca Alfio Pagliaro, che rivestiva l’incarico di segretario generale della Camera di commercio di Catania, venne nominato commissario ad acta.
«Si apre adesso – sottolinea la parlamentare – una pagina nuova per la rappresentanze delle imprese e di tutto il mondo produttivo e del commercio della Sicilia sud-orientale alle prese con la difficile fase economica che stiamo attraversando e che ha quindi di una gestione dedicata e concentrata su ciò di cui i territori hanno bisogno per ripartire e riprendere un percorso di crescita socio-economica». A commentare la nomina dei commissari anche il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gianfranco Miccichè: «Sono certo che i neocommissari sapranno affrontare le sfide che li attendono – si legge in una nota inviata alla stampa -. Da parte mia ci sarà massima collaborazione istituzionale».