La procura contesta l'associazione a delinquere e un'altra serie di reati compiuti dalla governance del soggetto che in provincia di Agrigento gestisce il servizio idrico. Già negli anni passati Girgenti era finita sotto la lente dei magistrati. I nomi
Girgenti Acque, indagine sulla società di Campione Otto fermi, sequestrati beni per 18 milioni di euro
Otto fermi e un sequestro di beni per 18 milioni di euro. Sono i numeri della nuova inchiesta che colpisce Girgenti Acque, la società che gestisce il servizio idrico nell’Agrigentino. L’indagine, denominata Waterloo, ha visto il coinvolgimento del Noe dei carabinieri, della guardia di finanza e della Dia, sotto il coordinamento della procura guidata da Luigi Patronaggio.
I reati contestati vanno dall’associazione a delinquere alla frode in pubbliche forniture, dal furto alla ricettazione, e poi ancora reati tributari, societari e in materia ambientale. Attorno alla società si sarebbe creata una rete criminale. Al vertice di esse ci sarebbe stato Marco Campione, già presidente del consiglio d’amministrazione di Girgenti Acque e ancora oggi ritenuto amministratore di fatto della società.
Destinatari del provvedimento di fermo sono stati: Marco Campione, Gian Domenico Ponzo, Calogero Patti, Calogero Sala, Pietro Arnone, Piero Angelo Cutaia, Francesco Barrovecchio e Igino Della Volpe.