Giallo Nuova Iside, sequestrata scatola nera petroliera Indagine per chiarire nodo del possibile speronamento

Cosa è successo nella notte tra il 12 e il 13 marzo nello specchio di mare tra San Vito Lo Capo e Ustica? La petroliera Vulcanello ha avuto un ruolo nell’affondamento del motopesca Nuova Iside? Domande a cui sta cercando di dare una risposta l’inchiesta della procura di Palermo coordinata dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dal sostituto Vincenzo Amico. Come anticipato dal quotidiano Repubblica è stata sequestrata la scatola nera della petroliera che si trovava sulla stessa rotta del peschereccio la notte del naufragio. «Abbiamo appreso la notizia questa mattina», dice l’avvocato Aldo Ruffino che assiste i familiari dei tre pescatori: Matteo Lo Iacono, il figlio Vito e il cugino Giuseppe

Al momento non risulta alcun iscritto nel registro degli indagati. Dal primo momento amici e familiari dei tre pescatori, parecchio conosciuti a Terrisini, non hanno avuto dubbi sulla possibilità che il peschereccio possa essere stato speronato e mandato a fondo da un’altra imbarcazione. Il mare ha restituito i corpi di Matteo e Giuseppe. Proseguono invece le ricerche del natante e di Vito, il più giovane dell’equipaggio e comandante del peschereccio. «La prima analisi sul corpo di Giuseppe – sottolinea l’avvocato Ruffino – ha fatto emergere la presenza di grossi ematomi al costato e un piccolo taglio all’orecchio sinistro. Sarebbero state rilevate anche delle abrasioni sui polpastrelli come se avesse cercato di aggrapparsi a qualcosa». 

I familiari hanno chiesto ed ottenuto l’autopsia sul corpo di Matteo, conosciuto da tutti in paese come Il capitano. «Ha subito un trauma cranico – spiega il legale – secondo una prima indiscrezione sull’esame autoptico eseguito dal professore Paolo Procaccianti – compatibile con un colpo che l’imbarcazione potrebbe avere ricevuto». I misteri attorno all’affondamento dell’Iside due però sono tanti. Ci sono i messaggi Whatsapp inviati dai familiari e non letti. Poi c’è il segnale del blue box che invia alla capitaneria la posizione ogni due ore. L’ultimo segnale risale alle 21,45 e rilevava il peschereccio a largo delle coste di San Vito Lo Capo. Alle 23,45 invece, il segnale non è mai arrivato. 

«Noi – rileva ancora Ruffino – collochiamo la tragedia tra le 22,30 e le 23,45. Si tratta però di un evento improvviso e fulmineo, tanto che non ha consentito ai tre pescatori di attivare nessun sistema d’allarme di cui l’imbarcazione era dotata. Tutti gli strumenti erano stati collaudati e funzionavano perfettamente». Secondo Repubblica la notte della tragedia sulla rotta della Nuova Iside si trovava a passare anche la petroliera Vulcanello battente bandiera italiana, come è emerso dal sito Marine Traffic. «La petroliera – scrive il quotidiano – mantiene una velocità di crociera costante e soltanto attorno alle 23 del 12 maggio subisce una decelerazione, da 12.4 nodi a 11.9 nodi». Adesso tutto il materiale è al vaglio della magistratura. La compagnia navale Augusta Due, proprietaria della Vulcanello ha intanto sottolineato di avere avviato un’indagine interna sulla vicenda.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]