Il 17 luglio nel tribunale militare il giudice deciderà sulla richiesta formulata dalla procura generale militare per Alessandro Panella, Andrea Antico e Luigi Zabara accusa di omicidio pluriaggravato. Intanto, a giorni, dovrebbe arrivare la relazione sull'autopsia
Caso Scieri, fissata l’udienza preliminare a Roma Si valuterà rinvio a giudizio dei tre ex commilitoni
È stata fissata per venerdì 17 luglio alle 9.30 nel tribunale militare di Roma l’udienza preliminare dell’inchiesta sulla morte del parà siracusano Emanuele Scieri, morto il 13 agosto del 1999 nella caserma Gamerra di Pisa. Il giudice dovrà valutare la richiesta di rinvio a giudizio, formulata dalla procura generale militare, per i tre ex commilitoni di Scieri accusati di omicidio pluriaggravato.
Il 41enne Andrea Antico originario di Casarano (in provincia di Lecce) e ora in servizio presso il settimo Reggimento Aves (Aviazione dell’esercito) di Rimini; il 41enne Alessandro Panella che pur essendo residente a San Diego (in California) è domiciliato a Cerveteri (in provincia di Roma); e il 43enne Luigi Zabara, nato in Belgio e residente a Castro dei Volsci (nel Frosinate). Secondo la ricostruzione della procura militare, i tre incontrano Scieri mentre stava per fare una telefonata con il suo cellulare, poco prima di rientrare in camerata. Per punizione e «abusando della loro autorità», lo costringono a «effettuare subito numerose flessioni sulle braccia».
Nell’avviso di conclusione delle indagini si legge che «mentre eseguiva le flessioni, lo colpivano con pugni sulla schiena e gli comprimevano le dita delle mani con gli anfibi, per poi costringerlo ad arrampicarsi sulla scala di sicurezza della torre di prosciugamento dei paracadute, dalla parte esterna, con le scarpe slacciate e con la sola forza delle braccia». Sulle scale, Scieri sarebbe stato seguito dal caporale Panella che, quando lo avrebbe raggiunto, per fargli perdere la presa «lo percuoteva dall’interno della scala e, mentre il commilitone cercava di poggiare il piede su uno degli anelli di salita, gli sferrava violentemente un colpo al dorso del piede sinistro; così Scieri perdeva la presa e precipitava al suolo da un’altezza non inferiore a cinque metri, in tal modo riportando lesioni gravissime».
Sulla stessa vicenda è in corso anche una parallela inchiesta della procura ordinaria di Pisa che, a 20 anni dalla morte dopo la relazione della commissione parlamentare, ha riaperto le indagini nel settembre del 2017. Un anno fa è stata disposta la riesumazione della salma di Scieri, che si trova nel cimitero di Noto (in provincia di Siracusa). La consulenza, affidata alla medica legale Cristina Cattaneo, dovrebbe essere depositata entro pochi giorni.