Siciliasicura, l’app post-lockdown parte in sordina Poche info per chi prenota un viaggio per la Sicilia

«Guardi, in hotel il protocollo lo abbiamo ricevuto nelle scorse ore. Dobbiamo studiarlo anche noi, ma in linea di massima deve solo scaricare un’app». Chi pensa di approfittare della fase post-lockdown per visitare la Sicilia, rassicurato dai dati positivi sull’evoluzione dell’epidemia di Covid-19 nell’isola, ha il compito di registrarsi sul portale Sicilia Si Cura e, di pari passo, scaricare la relativa app sul proprio cellulare per consentire, in caso di necessità, di attivare le Uscat. Le unità sanitarie di continuità assistenziale turistica introdotte dal governo Musumeci con la benedizione di Guido Bertolaso, l’ex capo della Protezione civile nazionale arrivato in Sicilia con il ruolo di coordinatore della post-riapertura.

L’app Sicilia Si Cura – inaugurata in piena emergenza Covid-19 con l’intento di tenere traccia dei rientri nell’isola dei fuorisede – dovrebbe garantire un monitoraggio degli spostamenti di chi arriva da fuori. Un tema, quest’ultimo, che per settimane ha tenuto banco per i possibili rischi legati all’eventuale ingresso in Sicilia di persone provenienti da regioni con un indice di contagio elevato. Ufficialmente il protocollo è entrato in vigore e lo resterà fino alla fine di settembre.

Una partenza che può essere definita in sordina, per un’app che – a differenza di quella adottata a livello nazionale dal governo Conte e con la sperimentazione parita in quattro regioni – «non effettua alcun tracciamento attivo dell’utente ma utilizza la geolocalizzazione dello stesso per verificare la sua presenza nell’ambito del territorio della Regione Siciliana». Di fatto la versione beta di Sicilia Si Cura presenta quesiti in più rispetto alla prima versione, domande riguardanti le modalità del viaggio compiuto e i luoghi di arrivo e di ripartenza. Il primo check-in deve essere effettuato quando si è sul territorio siciliano, dando prova di ciò tramite l’utilizzo del Gps, per poi fornire informazioni sul proprio stato di salute e sull’eventuale consapevolezza di contatti con persone positive o a rischio contagio.

Sul tema della localizzazione, l’app proposta dalla Regione era stata nei mesi scorsi criticata dall’esperto di sicurezza informatica e professore a contratto in Corporate reputation Matteo Flora, che aveva sottolineato la facilità con cui fosse aggirabile il controllo della geolocalizzazione.

In attesa di capire se siano stati fatti passi avanti dal punto di vista tecnico, ciò che senz’altro si può dire è che ancora il protocollo è lungi dall’essere promosso così come previsto dall’ordinanza firmata dal governatore. Sulla carta, infatti, sui siti dei vettori di trasporto privati e pubblici, le informazioni riguardanti la necessità di registrarsi su Sicilia Si Cura dovrebbero essere divulgate già in fase di prenotazione dei biglietti. Tuttavia, tanto facendo la prova con le principali compagnie aeree che cercando sul sito di Trenitalia, ma anche su quello delle compagnie che offrono servizi su gomma, non vengono date informazioni particolari nel caso si selezioni come destinazione una località siciliana

Al momento, infine, parrebbe non funzionare neanche il Qrcode associato alla locandina che la Regione Siciliana ha allegato all’ordinanza regionale sollecitando l’utilizzo da parte delle strutture ricettive dell’isola. «Ci ho provato più volte a inquadrarlo ma non rimanda a nessun sito», è il commento di un giovane che dovrebbe arrivare in Sicilia nelle prossime settimane. 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]