Ancora da chiarire come è stato possibile che Luca Leke, che stava scontando la pena per furto aggravato, sia riuscito a scappare. Lo aveva già fatto un anno fa a Civitavecchia. Il sindacato denuncia la mancanza di personale
Trapani, 33enne evade dal carcere durante ora d’aria «In quell’area anziché 4 poliziotti, ce n’era solo uno»
Rocambolesca evasione dal carcere Pietro Cerulli di Trapani. Luca Leke, 33enne di origini albanesi che stava scontando una pena per furto aggravato, avrebbe approfittato dell’ora d’aria per darsi alla fuga. Non è chiara la dinamica dell’evasione, ma adesso è caccia all’uomo.
Gli agenti della polizia penitenziaria stanno scandagliando la città alla ricerca del 32enne che già lo scorso anno era riuscito a evadere dal carcere di Civitavecchia assieme a un connazionale. «Stiamo assistendo a un’emergenza carceri senza precedenti ed è arrivato il momento che il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede si attivi con misure urgenti e definitive», è il duro commento di Alessandro De Pasquale, presidente del del Sippe, sindacato di polizia penitenziaria.
«In questi giorni – aggiunge – abbiamo anche manifestato nel carcere di Trapani proprio per la forte carenza di personale; è inammissibile affidare a un agente un’area dalla quale sarebbe evaso il detenuto, che in realtà dovrebbe essere controllata da almeno quattro poliziotti. A Trapani occorrono almeno quaranta agenti. Non è possibile governare le carceri improvvisando, ma occorrono strategie e investimenti sul sistema penitenziario italiano».