Proseguono le manovre in commissione Bilancio, dove si cerca di far quadrare il cerchio e coprire il disavanzo nell'esercizio finanziario 2019. Nonostante la dilazione ottenuta sui due miliardi di euro di gap, all'appello mancano ancora 53 milioni di euro
Finanziaria, si va verso proroga esercizio provvisorio Dopo la scure della Corte dei Conti sembra unica via
Se la strada era già abbondantemente in salita, ecco che l’inciampo dovuto alla pronuncia della Corte dei Conti e legato a un disavanzo del bilancio da due miliardi di euro, ha reso il percorso della legge di stabilità particolarmente ripido. È così che, dietro la porta rigorosamente chiusa della commissione Bilancio, anche il governo avrebbe mostrato segnali di resa davanti all’ipotesi di una proroga dell’esercizio provvisorio, quantomeno di un altro mese.
Già in mattinata la giunta di governo, riunita a Catania, dove ha accolto il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, si è riunita «in fretta e furia», raccontano dalle retrovie, per trovare una exit strategy davanti al pasticciaccio del disavanzo. Che, tradotto in atti parlamentari, è diventata una proposta di variazione al bilancio, proprio con l’obiettivo di recuperare gli oltre 53 milioni di euro necessari a coprire il buco per il 2019.
Il vicepresidente della Regione e assessore all’Economia, Gaetano Armao, rientrato per primo nel capoluogo per presentare i documenti in commissione Bilancio, ha parlato «drammatica eredità causata dalle scelte fatte in passato e che non dipendono dalla volontà di questo governo.Meno male – aggiunge Armao a Meridionews – che nell’accordo che abbiamo siglato con lo Stato sono state inserite alcune modalità che ci facilitano il lavoro, tra cui appunto la possibilità di una dilazione». Senza la quale, insomma, la Regione avrebbe corso il rischio di dichiarare il default.
Intanto in commissione Bilancio all’Assemblea regionale, dove si attende l’arrivo di Tajani per la seduta solenne, si cercano soluzioni. Una delle quali potrebbe essere legata ai capitoli di bilancio sui crediti cosiddetti difficilmente esigibili. Un’ipotesi, quest’ultima, che sembra non convincere particolarmente gli uffici. Per questo nell’ultima ora le voci sempre più insistenti tra i corridoi del Palazzo parlano, invece, di una inevitabile proroga dell’esercizio provvisorio. Intanto a breve la commissione verrà sospesa per lasciare spazio all’incontro istituzionale con il presidente dell’europarlamento. La ripresa è stata fissata alle 18.