Differenziata, Regione premia i 31 Comuni virtuosi A Belpasso 420mila euro. Nell’Ennese zero risorse

Fare la differenziata conviene. La tesi è spesso usata per sensibilizzare i cittadini verso una corretta gestione dei rifiuti, questione che in Sicilia ha avuto un posto di primo piano anche nel 2018, per i primi passi compiuti nella giusta direzione nonostante l’emergenza sia ancora da superare. L’utilità di non buttare tutto nello stesso sacchetto, tuttavia, non riguarda soltanto la salvaguardia dell’ambiente e la riduzione dell’inquinamento – a riguardo nel 2019 l’attenzione sarà puntata sull’approvazione del disegno di legge sulla riforma del sistema, con il debutto delle Autorità di governo d’ambito (Ada) al posto delle Srr, e soprattutto con le novità apportate al piano di gestione – ma anche benefici concreti per le casse dei Comuni. E, di conseguenza, delle tasche degli stessi cittadini che possono averne vantaggi diretti, a partire dallo sgravio delle imposte

Stamattina l’Ufficio speciale per la raccolta differenziata ha pubblicato l’elenco dei Comuni che riceveranno contributi, per essere riusciti a toccare quota 65 per cento di differenziata nel corso del 2017. Il traguardo, a norma di legge, dovrebbe essere ormai condiviso da tutti gli enti locali, ma in Sicilia al momento rappresenta un risultato di tutto rispetto e in alcuni casi – come le città metropolitane – una chimera. 

Nel complesso gli incentivi in ballo ammontavano a cinque milioni di euro, da ripartire tenendo conto anche del numero di abitanti di ogni Comune. I criteri seguiti dal dipartimento regionale Acque e rifiuti hanno previsto una quota di poco più di 80mila euro fissa e legata al numero degli enti da premiare, più un’altra proporzionale alla popolazione. A ricevere la somma maggiore sarà Belpasso, in provincia di Catania, a cui andranno oltre 420mila euro. Il centro ai piedi dell’Etna, con i suoi circa 26mila abitanti, è il più grande tra quelli virtuosi. I contributi sono destinati a centri di tutte le province, a eccezione di quella di Enna. Presenze maggiori dall’Agrigentino e dal Catanese, mentre nelle province di Ragusa, Siracusa e Trapani soltanto un Comune ha toccato il 65 per cento. 

Questo l’elenco di chi riceverà le risorse:

Agrigento: Calamonaci (98.354,11 euro), Joppolo Giancaxio (96.229,04 euro), Montevago (119.476,04 euro), Raffadali (245.975,82 euro), Realmonte (138.434,26 euro), Ribera (329.240,04 euro), Sambuca di Sicilia (159.388,77 euro), Santa Margherita di Belice (164.926,83 euro), Sant’Angelo Muxaro (99.590,52 euro).
Caltanissetta
: Butera (144.229,91 euro), Delia (136.347,82 euro), Mazzarino (239.484,69 euro)
Catania
: Belpasso (420.373,45 euro), Licodia Eubea (119.888,17 euro), Mirabella Imbaccari (147.501,24 euro), San Cono (116.578,21 euro), San Michele di Ganzaria (125.245,93 euro), San Pietro Clarenza (172.113,44 euro), Zafferana Etnea (199.765,15 euro).
Messina
: Castel di Lucio (98.238,20 euro), Rodì Milici (108.077,92 euro), Rometta (164.888,20 euro), Santa Teresa di Riva (199.649,23 euro), Torregrotta (176.286,31 euro).
Palermo
: Giardinello (109.726,46 euro), Giuliana (106.815,75 euro), Montelepre (163.342,69 euro), Pollina (119.257,09 euro).
Ragusa
: Monterosso Almo (121.639,75 euro).
Siracusa
: Solarino (181.785,74 euro).
Trapani
: Pantelleria (177.149,22 euro).


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