Augusta, precisazioni come «atti dovuti» dopo sit-in per Foibe Fiamma tricolore: «Logiche di disprezzo per ciò che è italiano»

All’indomani della pubblicazione su questo giornale dell’articolo sul sit-in organizzato da Fiamma tricolore in piazza Duomo ad Augusta nella giornata della memoria delle Foibe, arrivano delle «precisazioni come atto dovuto» da parte degli organizzatori della manifestazione e una mail con alcune «puntualizzazioni» da parte del presidente del Consiglio comunale Marco Stella che ha letto «con stupore» le parole che lui stesso ci ha detto al telefono ma che, dal suo punto di vista, sarebbero «difformi rispetto al mio pensiero». Quello che contempla «simpatie ideologiche nei confronti del fascismo» che Stella, non solo ha esposto pubblicamente sui social, ma ci ha ribadito anche durante la conversazione. «Una mia spassionata analisi politico-filosofica sull’Italia di cento anni fa – scrive adesso – non può essere utilizzata come fosse una lettura personale del momento presente». 

Per il rappresentante del civico consesso, la manifestazione di Fiamma tricolore sarebbe un «modesto fatto di cronaca non collegato con le mie riflessioni sul periodo storico sinteticamente chiamato “Fascismo”». Un collegamento che, in effetti, nell’articolo in questione non viene mai fatto. Tant’è che il presidente del Consiglio megarese non chiede nessuna smentita e nessuna rettifica, dichiarando anche di non averlo mai fatto con i giornali, «perché credo fermamente nella libertà di stampa e di opinione». Dopo avere spiegato di avere scritto perché non poteva «tacere quando le mie parole vengono rappresentate con sintesi che si prestano a trasformarmi nell’autore di dichiarazioni che potrebbero essere considerate un reato» – e prima dei consueti cordiali saluti di fine mail – Stella ha invitato la direttora e tutta la redazione di MeridioNews alla prossima seduta del Consiglio comunale.

«Nostro malgrado», si sono sentiti «costretti» a scrivere al nostro giornale anche dall’ufficio stampa del Movimento sociale fiamma tricolore. «È un atto dovuto, il nostro – dichiarano subito – non a chi, con somma ignoranza e la mente ottenebrata dall’odio, ha rilasciato quelle dichiarazioni,
ma ai nostri militanti che hanno voluto ricordare le
vittime innocenti dell’odio comunista
nelle terre d’Istria e Dalmazia». La mente oscura sarebbe quella di Giancarlo Triberio, il consigliere comunale di opposizione che nell’articolo era intervenuto per spiegare descrivere i fatti e per dare la propria impressione sul clima in città da quando si è insediata la nuova amministrazione. Per fiamma tricolore «la menzogna,
l’odio, il disprezzo per ciò che è italiano sono gli elementi fondanti della loro logica politica
», aggiungono sempre in riferimento a consigliere di Articolo uno. Entrando nello specifico del sit-in di Augusta, sostengono che «non si è data vita a nessuna manifestazione nostalgica, nessun canto fascista
è stato intonato
». Eppure, c’è chi assicura di averli sentiti. 


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