La prima udienza con rito ordinario è stata già fissata per il prossimo 21 novembre. Ieri il gup di Messina ha rigettato le richieste di patteggiamento ritenendo incongrue le ipotesi di condanne. Continuano le indagini sull'avvocato Giuseppe Calafiore
Sistema Siracusa, rinviato a giudizio l’ex pm Longo Insieme a lui anche i due tecnici Cirasa e Perricone
Rinviati a giudizio l’ex pubblico ministero Giancarlo Longo, e i due tecnici Giuseppe Cirasa e Francesco Corrado Perricone, coinvolti nella vicenda del centro commerciale Fiera del Sud. La prima udienza con rito ordinario è già fissata per il prossimo 21 novembre.
Oggi gli imputati coinvolti nell’inchiesta sul Sistema Siracusa sono tornati in aula per l’udienza preliminare, dopo che ieri il gup di Messina, Tiziana Leanza, ha rigettato le richieste di patteggiamento ritenendo incongrue le ipotesi di condanne. Queste erano state concordate con i pubblici ministeri Federica Rende, Antonella Fradà e Antonio Carchietti, non solo per i tre oggi rinviati a giudizio ma anche per l’avvocato Giuseppe Calafiore, la cui posizione era stata stralciata e che segue, quindi, adesso un troncone autonomo per cui è ancora in corso la fase delle indagini preliminari.
Ieri il gup ha invece accolto la richiesta di patteggiamento a due anni avanzata dal legale di Bruno Gastaldi, suocero dell’ex pm Longo e accusato di ricettazione. L’avvocato Pietro Amara aveva rinunciato al patteggiamento già in precedenza.
L’indagine ha al centro inchieste e fascicoli pilotati al tribunale di Siracusa per avvantaggiare alcuni clienti di peso dei due avvocati Amara e Calafiore, come i costruttori siracusani Frontino, titolari della società Open Land. I procedimenti a carico dell’imprenditrice Concetta Rita Frontino, arrestata lo scorso luglio con l’accusa di bancarotta e truffe contrattuali, si stanno svolgendo a Siracusa, anche se il legale Mario Fiaccavento ha chiesto che vengano trasferiti a Messina. La richiesta è stata rigettata e adesso si attende la decisione della Cassazione, dopo il ricorso.
Altro pezzo del Sistema Siracusa è emerso a luglio con le dichiarazioni di Calafiore che hanno portato all’arresto dell’ex giudice del Cga siciliano Giuseppe Mineo, accusato di corruzione in atti giudiziari.