Trapani, fermati i due migranti per pericolo di fuga Avrebbero minacciato equipaggio della Vos Thalassa

Pericolo di fuga. Per questo motivo sono stati fermati due migranti, un ghanese e un sudanese, che, stando alle ricostruzioni della Procura di Trapani, avrebbero contribuito all’aggressione e alle minacce nei confronti dell’equipaggio della nave italiana Vos Thalassa, che li aveva salvati, insieme ad altri 65 disperati, nel Canale di Sicilia e che li stava riportando indietro per consegnargli alla guardia costiera libica, come indicato dal comando generale della Guardia costiera di Roma.

Oggi pomeriggio la Procura di Trapani ha emesso il decreto di fermo a carico di Bichara Tijani Ibrahim Mirghani e Ibrahim Amid, sbarcati due giorni fa dalla nave Diciotti che li aveva presi in carico dalla Vos Thalassa. Inizialmente non era stata presa nessuna misura cautelare e i due erano stati denunciati a piede libero per violenza privata. La Procura nelle ultime ore, però, ha proseguito gli accertamenti sentendo i testimoni e ha deciso per il fermo, sostenendo che i due, da liberi, avrebbero potuto far perdere le loro tracce. Cambiate anche le accuse: i pm contestano i reati di resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale e concorso in favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. 

«Due buone notizie – commenta il ministro dell’Interno Matteo Salvini con un post su Facebook – La Procura di Trapani ha confermato l’arresto di due immigrati sbarcati ieri dalla nave Diciotti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Grazie». Per poi fare riferimento all’ultimo salvataggio di 450 migranti che, salvati da due pattugliatori, stanno arrivano in queste ore a Pozzallo. «Francia e Malta – scrive Salvini – hanno accettato di accoglierne 50 a testa, e altri Paesi faranno lo stesso. Bene… Volere è potere io non mollo».

Tornando alla vicenda della nave Vos Thalassa, i membri dell’equipaggio minacciati sarebbero il marinaio di guardia Pantaleo Lucivero, il primo ufficiale Cristian Paluccio e il comandante Corneliu Dobrescu. Quest’ultimo sarebbe stato costretto a compiere un atto contrario ai propri doveri. Il rimorchiatore Vos Thalassa aveva soccorso in area Sar Libica i due profughi che viaggiavano verso la Sicilia insieme ad altri 65 e dalla Guardia Costiera Libica e aveva avuto indicazioni di dirigersi verso le coste africane per trasbordarli su una motovodetta. Secondo quanto ricostuito dall’Ansa, terrorizzati, i due fermati, insieme ad altri profughi ancora non identificati, avrebbero accerchiato, spintonato e minacciato ripetutamente di morte (mimando il gesto di tagliargli la gola e di gettarlo in mare) il marinaio Lucivero. Stessa sorte avrebbe avuto il primo ufficiale. 

L’aggressione avrebbe costretto il comandante della Vos Thalassa a invertire la rotta, fare ritorno al punto di soccorso e richiedere con urgenza l’intervento delle autorità italiane per evitare l’incontro con motovedette libiche e scongiurare – dicono i pm – una situazione di grave pericolo. Il rimorchiatore ha così fatto rotta verso nord (cioè verso le coste italiane) per ricevere i soccorsi della nave militare Diciotti. Per la Procura inoltre i due africani sarebbero stati anche gli scafisti dell’imbarcazione su cui viaggiavano i profughi soccorsi dalla Vos Thalassa.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]