La nuova fase dell'inchiesta sugli appalti Anas coinvolge l'impresario siciliano, suocero del deputato regionale Nino Germanà. In particolare l'aggiudicazione di un appalto per la strada centrale sicula. La sua società ha realizzato importanti opere: dal ponte Primosole al sagrato della cattedrale di Palermo
Dama nera 2, indagini sulla strada dei due mari L’appalto all’imprenditore Giuseppe Ricciardello
Nella seconda fase dell’inchiesta sugli appalti dell’Anas il co-protagonista siciliano – oltre alla Tecnis di Mimmo Costanzo e Concetto Bosco Lo Giudice – è Giuseppe Ricciardello, a capo di un’importante società di costruzioni nonché padre della sindaca di Brolo, Comune del Messinese, e suocero del deputato regionale Nino Germanà. È lui a essersi aggiudicato uno degli appalti per il completamento della strada statale 117 centrale sicula, storica incompiuta dell’Isola. Secondo la Guardia di finanza di Roma, che ha svolto le indagini, l’impresario avrebbe ottenuto la nomina di un presidente di gara non ostile grazie all’intercessione del deputato nazionale di Forza Italia Marco Martinelli, pure lui indagato. Ad aggiustare l’appalto sarebbe stata proprio la cosiddetta Dama Nera, la funzionaria dell’Anas Antonella Accroglianò, insieme a Elisabetta Parise, dirigente delle Risorse umane dell’ente.
La gara, assegnata nel febbraio del 2015, prevedeva il completamento di quattro chilometri della strada statale che collega Santo Stefano di Camastra con Gela, all’altezza dello svincolo con la Ss 120 e con quello di Nicosia Nord. Un’opera dal valore di 63 milioni di euro cofinanziata dalla Regione Sicilia. «Se non si sbloccava il finanziamento della Regione, non poteva procedere quello dell’Anas», precisano gli investigatori. Ma la strada dei due mari, che dovrebbe collegare il Tirreno con il canale di Sicilia, è una delle incompiute storiche, ora falcidiata anche dalle difficoltà di alcune delle ditte impegnate nei lavori. Un altro tratto della costruenda statale è infatti in mano alla Tecnis, commissariata e finita nuovamente nell’indagine odierna, e il cantiere è fermo dallo scorso dicembre. L’Anas ha anche rescisso il contratto a un’altra impresa, la Saicam, e sul nuovo bando del valore di 72 milioni è calato il silenzio. «Una situazione di stallo – conferma Antonio Dei Bardi, segretario regionale Fit Cisl – temo che la stessa via crucis che stanno attraversando i cantieri Tecnis possa toccare a quelli oggetto di questa indagine, anche se erano solo alle fasi iniziali».
La società Ricciardello si è occupata di altre importanti opere infrastrutturali in Sicilia e nel resto d’Italia. Sempre per Anas, ha realizzato tre lotti dell’autostrada A20 Messina-Palermo, il ponte Primosole sul fiume Simeto, e alcuni tratti della Salerno-Reggio Calabria. Sono stati costruiti dall’impresa anche gli svincoli di Giostra e dell’Annunziata a Messina, il viadotto di Modica alta e il rifacimento del sagrato della cattedrale di Palermo. Nella stessa indagine è coinvolta anche la società catanese Tecnis che, ritengono gli investigatori, avrebbe turbato l’appalto relativo all’itinerario basentano, in Basilicata. La dinamica sarebbe la stessa della precedente edizione dell’inchiesta Dama nera: in cambio della tangente pagata i dirigenti Anas avrebbe agevolato per Costanzo e Bosco Lo Giudice la risoluzione degli accordi bonari e gli avrebbero fatto ottenere una gara.