Ars, tutti a caccia dei voti dei precari

Prorogati fino al 30 aprile i contratti dei 650 precari in servizio nei diversi dipartimenti della Regione. Ieri, l’Assemblea regionale siciliana ha votato all’unanimità un ordine del giorno che impegna il presidente della Regione a promulgare la legge salva-precari, approvata nella seduta del 30 dicembre scorso senza le parti impugnate dal commissario dello Stato (sulle forzature del regolamento d’Aula riferiamo in un articolo a parte).

La legge che ieri Sala d’Ercole ha ‘rivisitato’ riguarda, come già ricordato, 610 precari della Regione, da cui restano esclusi però i 45 soggetti cob contratto di collaborazione continuativa (co.co.co.) dell’Arta per i quali l’assessore regionale all’Economia, Luca Bianchi, ha detto che agirà “per via amministrativa”.

La legge esaminata nella mattinata di ieri in commissione Lavoro, presieduta da Marcello Greco (gruppo parlamentare “Territorio”) ha avuto l’ok della commissione Bilancio. Il comma uno dell’arzigogolata legge prevede la proroga dei contratti fino al 30 aprile 2013, vale a dire fino alla chiusura dell’esercizio provvisorio, senza soluzione di continuità, in considerazione del fatto che questi soggetti hanno nel frattempo prestato attività lavorativa senza interruzioni.

La stessa norma stabilisce la possibilità di utilizzare il personale specializzato in materia di protezione civile, acqua, rifiuti e ambiente, con priorità rispetto ai lavoratori diversamente reclutati in questo ambito.

“Questa prospettiva- si legge nel documento- consente un contenimento dei costi, dal momento che questi soggetti saranno a carico del soggetto utilizzatore”.

“Verranno utilizzate somme già stanziate per l’esercizio provvisorio – spiega Vincenzo Vinciullo, vicepresidente della commissione Bilancio in forza Pdl – perché è chiaro che qui abbiamo possibilità di coprire fino al 30 aprile. Dal 1° maggio in poi, non sarà più possibile”. Intanto, continuando a spulciare la legge, leggiamo che la disposizione si riferisce, appunto, solo “a 610 soggetti destinatari delle precedenti proroghe: 29 contratti di diritto privato stipulati da Mariella Lo Bello, assessore regionale al Territorio e Ambiente con delega alla Protezione civile, con il personale che opera h24 per l’attività della sala operativa Soris di protezione civile; 271 contratti del personale assunto a tempo determinato dalla Regione; 220 contratti a tempo determinato (ex Agenzia regionale acque e rifiuti); 16 contratti del personale selezionato con procedure ad evidenza pubblica dall’assessorato al Territorio; altri 24 contratti a tempo determinato in base all’art.1 della legge regionale 29 dicembre 2009; 41 contratti stipulati dall’amministrazione regionale con soggetti ex Asu non rientranti nelle procedure di stabilizzazione”.

A concludere il lungo e barboso elenco, pieno di leggi e leggine, ci sono 9 contratti del personale utilizzato dall’ex Commissario delegato per l’emergenza idrica. La copertura finanziaria a quanto ammonta? Il comma 2 dello stesso articolo autorizza una spesa di 9 milioni 143 mila euro.

Sull’impugnativa della norma da parte del commissario dello Stato, Carmelo Aronica, è intervento a muso duro Antonello Cracolici (Pd). “Sono preoccupato – ha detto il parlamentare del Pd – vedo un eccessivo attivismo del commissario dello Stato nel valutare non la legittimità o meno delle norme, ma la loro ‘opportunità’: ho sempre considerato quasi ‘sacro’ il ruolo del commissario dello Stato e non ho mai avuto dubbi sull’utilità di questa istituzione, ma vedo un eccesso di zelo. Non si possono travalicare i confini che sono stati indicati dallo Statuto e dalla Costituzione. Ed è inaccettabile che il Governo regionale faccia passare in silenzio tutto questo”.

“Questa vicenda apre un problema di rapporti istituzionali – ha aggiunto Cracolici – non c’è più un giudizio di legittimità, ma di opportunità: se è così, mi chiedo quale sia il ruolo del Parlamento. Se qualcuno vuole valutare l’opportunità di una norma, la strada è una sola: si candidi e si faccia eleggere”.

Per i 45 professionisti con contratto co.co.co impegnati nel dipartimento Territorio Ambiente “vi sarà un apposito disegno di legge che avrà una trattazione d’urgenza e verrà esaminato in commissione Lavoro già la prossima settimana, per poi finire in Aula”, ha affermato Nello Musumeci, capo dell’opposizione. La proposta, avanzata dall’ex candidato alla poltrona di presidente della Regione, è stata accolta dal presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, e dal Governo.

“La proroga – prosegue Musumeci – non prevede ulteriori oneri finanziari, poiché viene concesso un lasso di tempo in cui lavoreranno senza percepire emolumenti”. In sostanza, questi soggetti non percepiranno un euro per i lavoro svolto. “A loro – ha aggiunto Musumeci a registratore spento – interessa non interrompere il rapporto di lavoro”.

Ul mantenimento di altri posti di lavoro, questa volta dei dipendenti dell’Aligrup che rischiano la cassa integrazione, sarà l’ordine del giorno della commissione Attività produttive dell’Ars. Prevista l’audizione dell’assessore regionale, Linda Vancheri. La quale nei giorni scorsi ha rassicurato i lavoratori che protestano perché non percepiscono gli stipendi arretrati e ora rischiano pure il posto lavoro.

 


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