Ars, quanto lavorano le commissioni parlamentari? Ecco i numeri: tra assenteismo e buoni propositi

A volte risolvono problemi che né il governo né l’Aula riescono a sistemare. Altre volte sono il gorgo senza fondo in cui finiscono e spesso muoiono i disegni di legge. Sono le commissioni parlamentari dell’Assemblea regionale siciliana, cuore pulsante dell’attività del parlamento siciliano che in questa legislatura hanno tenuto un andamento piuttosto altalenante, complice anche una spiccata passione per l’assenteismo di diversi componenti.

Era l’ultima notte utile per approvare la Finanziaria, una maratona estenuante conclusa con il voto positivo, ma non senza qualche polemica, una su tutte quella sugli ordinamentali, articoli che hanno valore di legge, che erano stati inseriti all’interno degli articoli del documento che racconta i conti della Regione, quando sarebbero dovuti essere approvati singolarmente con apposite sedute di Aula. Una mossa pienamente legittima, ma che ha scatenato non pochi malumori tra i banchi dell’opposizione – e in qualche caso anche di parte della maggioranza -. Il presidente dell’Assemblea, Gaetano Galvagno, all’ennesima lamentela lancia sorridendo una provocazione: «Se non volete gli ordinamentali dovete fare le riforme. Io posso fare aprire il palazzo pure di domenica, ma poi dovete presentarvi nelle commissioni». Il tema dell’assenteismo è sempre stato piuttosto pesante in questa legislatura e lo stesso Galvagno in merito ha intrapreso pure una sorta di battaglia personale.

Se infatti l’Assemblea regionale si è riunita per 101 sedute (alcune delle quali spalmate tuttavia in più giorni, come nel caso della discussione della Finanziaria), il discorso cambia per le commissioni, che hanno molte più possibilità di riunirsi, anche perché da loro passano tutti i disegni di legge prima di approdare al vaglio del parlamento. E se le commissioni non si pronunciano, niente leggi, niente riforme, niente di niente. Basti ricordare come è stata ridisegnata la legge di stabilità in commissione Bilancio. Commissione, quella guidata da Dario Daidone (FdI) che dovrebbe essere tra le più attive, visto che è chiamata a esprimersi su quasi tutti i disegni di legge, quanto meno quelli che hanno bisogno di una copertura finanziaria. E si può dire che così è: finora la commissione si è riunita 99 volte, mercoledì prossimo raggiungerà quota 100 trattando finalmente la tanto attesa – per la maggioranza – della riforma della polizia locale, che ha già passato l’iter della commissione Affari istituzionali.

Affari istituzionali che risulta, dati alla mano, la più attiva di tutte, con ben 114 sedute. Mercoledì il gruppo guidato da Ignazio Abbate si cimenterà con la spinosa questione del voto a distanza in vista del prossimo election day dell’8 giugno. Terza nella classifica della produttività la commissione Cultura, formazione e lavoro, che si è riunita per 90 volte e il 27 da una parte si occuperà di disabilità e lavoro, dall’altra, finalmente, del disegno di legge sulla fruizione del patrimonio del Liberty siciliano. Quarta la commissione Ambiente, territorio e mobilità, con 86 sedute, attesa mercoledì a un tema per cui la gente è già scesa in piazza in protesta: l’ampliamento del cimitero dei Rotoli a Palermo. Segue con distacco la commissione Attività produttive, riunita 72 volte, nella 73esima è atteso in audizione l’assessore Luca Sammartino, per parlare della crisi del comparto agricolo. Pericolosamente ultima la commissione Salute e servizi sociali, che si è riunita solo 57 volte in 17 mesi. La prossima seduta è stata fissata per martedì e si dovrebbe arrivare alla nomina del dirigente generale del centro neurolesi Bonino Pulejo di Messina.

Corsa a parte fanno le altre commissioni, che hanno ruoli diversi delle precedenti, tra queste la commissione Esame delle attività dell’Unione europea, guidata da Luigi Sunseri, che si è ritrovata 46 volte e la prossima eleggerà il suo vicepresidente, la commissione parlamentare speciale Statuto e materia statutaria, riunita 21 volte, per dirimere ragioni relative a questioni appunto statutarie e non si ritrova dallo scorso 5 marzo. E infine la commissione Antimafia, che si è riunita per 80 volte, spesso in giro per la Sicilia e che martedì prossimo in Aula presenterà i risultati del dossier sul contrasto al fenomeno mafioso redatto in questi mesi di attività.


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