Con 43 voti Gaetano Galvagno è il nuovo Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana. Il più giovane di sempre a rivestire questa carica nel primo parlamento d’Europa. Discorso carico di emozione, per l’enfant prodige di Ignazio La Russa che ha sempre creduto in Galvagno, al punto da spingere la sua candidatura fin dal primo momento, cinque anni […]
Ars, Gaetano Galvagno eletto presidente. «Rappresenterò tutti, tranne chi punta a interessi personali»
Con 43 voti Gaetano Galvagno è il nuovo Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana. Il più giovane di sempre a rivestire questa carica nel primo parlamento d’Europa. Discorso carico di emozione, per l’enfant prodige di Ignazio La Russa che ha sempre creduto in Galvagno, al punto da spingere la sua candidatura fin dal primo momento, cinque anni addietro. Un grazie, il diretto interessato, lo ha rivolto a diversi esponenti politici tra cui Nello Musumeci, adesso ministro per il Mare e per il Sud. Un sguardo, poi, ai giovani, precari, agli imprenditori, ai protagonisti dello sport.
«Tutti hanno diritto ad aspettarsi da noi – ha detto il neo presidente dell’Ars – risposte ai problemi che soffocano il territorio. Spesso, in questi anni, sembrava di stare in una tela di Penelope. Oggi abbiamo una grande opportunità, il Governo nazionale e quello regionale sono dello stesso colore». Per questo si punta in alto, ad un periodo dove «non si potrà – continua – fallire. Veniamo da quasi tre anni quasi bui, dove nessuno sapeva come affrontare la pandemia; quello fa parte del quasi passato. Adesso dobbiamo affrontare una nuova scommessa. Mi impegnerò a essere il presidente di tutte le forze politiche, di tutti i sindaci. Non sarò il presidente di chi vorrà portare avanti interessi personali».
L’emozione interrompe la voce e fa tremare le braccia, dallo scranno più alto di sala d’Ercole, al neo presidente Gaetano Galvagno. «Chiedo a tutti – prosegue – di non risparmiarsi». E a tal proposito cita le vittime illustri della mafia. «Ringrazio Ignazio La Russa – chiosa – che mi ha supportato nel mio percorso, Giorgia Meloni, prima donna che ricopre l’incarico di presidente del Consiglio dei ministri. Un pensiero lo rivolgo a mio padre che appartiene ai camici bianchi che, da medico in pensione, ha perso la vita per il Covid. Il mio impegno è per chi si è sacrificato. Mi affido a Dio e al buon senso».