Ars, Bilancio e Finanziaria: il giudizio dei grillini

Un giudizio agro-dolce, quello espresso sulla manovra approvata dall’Ars in un comunicato dai 15 parlamentari di Sala d’Ercole del Movimento 5 Stelle.

Microcredito, canoni cave, acque, taglio auto blu. Il Movimento 5 Stelle porta a casa parecchi risultati in nome dei siciliani. Tutte le battaglie portate in Aula dai deputati del Movimento. Approvate nome per la tutela dell’ambiente, della spending review e per le piccole imprese.

Voto contrario dei deputati sulla vergognosa ex tabella H “che elargisce soldi pure a società che organizzano veglioni”.

Microcredito – Il fiore all’occhiello della Finanziaria è certamente il fondo per il microcredito, che parte con una dotazione tutt’altro che indifferente: un milione e mezzo di euro per il 2013, cui va aggiunta la somma versata volontariamente ogni mese dai deputati 5 Stelle, che a fine anno dovrebbe ammontare a circa un milione di euro.

“La filosofia che ha ispirato la nostra Finanziaria – spiega il deputato Francesco Cappello – è stata animata da una doppia azione, che da un lato mirava a reperire le risorse, vedi gli emendamenti sulle cave, le acque e sulle royalties petrolifere; e, dall’altro, a trovare gli strumenti per aiutare le imprese”. “Il microcredito – aggiunge Cappello – è uno di questi. Speriamo che altre forze politiche trovino il modo di contribuire a farlo crescere, visto che fino ad oggi nessuno ha mandato il benché minimo segno in tal senso”.

“Per noi – afferma soddisfatto il deputato Salvatore Siragusa – il microcredito è un punto di partenza e non d’arrivo. Abbiamo in cantiere altri progetti che mirano a dare un calcio alla crisi e respiro alle aziende”.

La palla passa ora al Governo, che dovrà emanare il decreto attuativo, che consentirà alle imprese di usufruire dei prestiti.

Gli importi finanziabili, comunque, non potranno superare i 20 mila euro.

Auto blu – Approvata pure la riduzione del parco auto. Un emendamento del Governo ha accolto gran parte delle
richieste dei deputati 5 Stelle e vieta agli enti sottoposti al controllo della Regione l’utilizzo di auto di rappresentanza. L’uso della auto blu, invece, è consentito solo al presidente della Regione e agli assessori.

Centrato, quindi, uno degli obiettivi tanto cari al Movimento, “anche se – afferma il capogruppo Giancarlo Cancelleri – il provvedimento non va visto tanto nell’ottica del risparmio, quanto in quella di un restyling dell’etica”.

Il taglio non avrà ripercussioni negative nel settore occupazionale. “La diminuzione delle auto – ha aggiunto Cancelleri – non dovrà causare alcun licenziamento”.

Forestali – E’ legge pure l’ampliamento delle competenze per i forestali che potranno essere impiegati nella cura e diserbo delle aree archeologiche, dei siti di importanza comunitaria, delle zone speciali di conservazione, per la pulizia del demanio marittimo, di fiumi, torrenti, del verde di scuole pubbliche, università, musei, ospedali,

e del verde pubblico di proprietà dei Comuni.

Cave – Passa la linea del Movimento che prevede il varo di canoni per l’attività estrattiva delle cave. Il canone sarà comunque dimezzato rispetto a quanto previsto. I proprietari di cave pagheranno per il 2013 da 0,25 a 0,40 centesimi a metro cubo, in relazione al tipo di materiale estratto. Le tariffe saranno raddoppiate nel 2014.

“Ci possiamo ritenere soddisfatti per il risultato ottenuto – affermano i deputati 5 Stelle – soprattutto in considerazione dell’opposizione trasversale che si è palesata in aula. Ribadiamo che è necessario puntare su un modello di sviluppo sostenibile, quindi il riciclo degli inerti ed il recupero dell’esistente per quanto riguarda l’edilizia.

“Come affermato in aula – si legge nel comunicato dei parlamentari del Movimento 5 Stelle – i canoni proposti dal Governo sono bassi rispetto ad alcune regioni italiane, come Campania e Marche, e molto distanti da paesi come la Gran Bretagna. Quindi li reputiamo sopportabili. Dire che si metterà in crisi il settore è una strumentalizzazione, dobbiamo guardare al futuro e alla sostenibilità”

“Teniamo inoltre a sottolineare – prosegue la nota dei grillini – che gli impianti di riciclaggio degli inerti hanno ricadute occupazionali positive. La Sicilia deve dimostrare di voler cambiare”.

Il riciclo degli inerti, come sabbia e ghiaia, proposto dal Movimento si inserisce nel solco di precise direttive europee e ministeriali. Cosa che, ad esempio, avviene già in Veneto, dove la pratica viaggia intorno ad unamedia dell’80 per cento.

Acque e idrocarburi – La linea che mira a disincentivare il saccheggio della Sicilia passa anche per le acque e gli idrocarburi. L’estrazione delle acque finora ha prodotto un effettivo introito per la Regione siciliana di poche centinaia di migliaia di euro nell’ultimo triennio a fronte dei 2 milioni e mezzo previsti.

“Praticamente si è finora regalata l’acqua – affermano i Cinque Stelle – che, è opportuno ricordarlo, un bene comune”.

L’emendamento dei quindici parlamentari stellati che ha avuto via libera in Aula prevede un aumento del canone relativo sia agli ettari utilizzati che all’acqua estratta, con sconti per chi imbottiglia in vetro o per chi pratica la politica del vuoto a rendere.

“Quest’ultimo – sottolinea il deputato Claudia La Rocca – è un aspetto importantissimo, se si pensa che in Italia l’acqua in bottiglie di plastica comporta l’uso di 365 mila tonnellate di PET, che comportano enormi costi di smaltimento, considerando che in regioni come la nostra non esiste un sistema di riciclo dei rifiuti efficiente”.

Vantaggi per la Sicilia arriveranno anche con il sì dell’Aula sul fronte degli idrocarburi. Il raddoppio delle royalties e l’eliminazione della franchigia porteranno al raddoppio delle entrate per la Sicilia, che passeranno dagli attuali quasi 19 milioni di euro a circa 38 milioni.

La ratio principale dell’emendamento dei deputati del Movimento non è comunque quella di fare cassa, ma di disincentivare l’attività estrattiva.

Violenza sulle donne – Sì all’aumento degli stanziamenti ai fini dell’applicazione della L.R. 3/12 per il contrasto alla violenza sulle donne.

Tabella H – Una sorta di commissione di inchiesta interna al Movimento si metterà al lavoro per passare ai raggi x tutti gli enti finiti nel calderone dell’ex tabella H, contro la quale i deputati del Movimento, in linea con la loro condotta e con quanto dichiarato in Aula, hanno votato contro.

“ Questo – afferma Cancelleri – a differenza di tanti altri deputati, che pubblicamente l’hanno condannata e poi hanno votato a favore, mostrando il doppio volto di questo Parlamento. Siamo a favore degli enti che operano nel sociale e nel settore della cultura e per quei cittadini che una politica miope ha reso di serie B, ma rifiutiamo una logica che sottrae risorse alla collettività per premiare enti e società che, ad esempio, organizzano veglioni. Avvieremo un gruppo di lavoro interno per passare ai raggi x tutte le società beneficiare dei contributi”

Sulla questione ex tabella H sono intervenuti in Aula anche i deputati Antonio Venturino, Gianina Ciancio e Angele Foti, che hanno contestato aspramente i criteri per l’assegnazione dei contributi.

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