Ars, ancora ritardi sul bilancio?

A che punto è il bilancio della Regione siciliana 2013? Si sa che negli uffici del dipartimento dell’Economia si lavora giorno e notte, anche la domenica. Ma stamattina, nelle Commissioni legislative dell’Ars non è ancora arrivato nulla. Di fatto, la manovra sembra ancora impantanata tra le ‘secche’ di una politica siciliana che non decide.

Stamattina sono state convocate tutte le Commissioni legislative di Sala d’Ercole. Riuscirann0o ad esaminare la nuova riscrittura dei documenti finanziari? L’assessore regionale all’Economia, Luca Bianchi, si era impegnato a portare la nuova manovra mercoledì scorso. Promessa non mantenuta. Stamattina i documenti finanziari dovrebbero arrivare sui tavoli delle Commissioni legislative dell’Ars. Ogni Commissione dovrà esprimersi per la parte di propria competenza. Poi dovrebbe essere la Commissione Bilancio e Finanze ad esaminare e ad approvare la manovra da spedire in Aula.

Non si tratta di passaggi tecnici semplici. Perché ogni Commissione legislativa ha bisogno dei propri tempi per esaminare un documento finanziario che si annuncia molto complesso, per via dei tagli imposti dal Fiscal Compact, il trattato internazionale che impone al nostro Paese di pagare 50 miliardi di euro all’anno per i prossimi 29 anni. Per quest’anno, la prima ‘rata’ del Fiscal Compact che il Governo Monti impone alla Sicilia è pari a 800 milioni di euro: a tanto ammonta la somma che l’Agenzia delle Entrate scipperà alla Regione.

A questi si aggiungono un ‘buco’ da un miliardo di euro circa a valere sul 2012 e un altro miliardo di euro circa di ammanco per quest’anno. Insomma, per la Sicilia si annuncia un bilancio lacrime e sangue: un motivo di più, per i parlamentari, di maggioranza e di opposizione, per studiare con attenzione tutti i documenti finanziari.

Il dubbio – che si spera venga fugato nelle prossime ore – che nemmeno stamattina la manovra economica del Governo di Rosario Crocetta approdi nelle uffici delle Commissioni. Se così fosse, le Commissioni sarebbero state convocate a vuoto. E i parlamentari si riunirebbero senza poter lavorare.

Da cosa potrebbero essere provocati questi eventuali ritardi? Con molta probabilità, ci sono difficoltà a far quadrare i conti. E ci saranno, magari, pressioni da parte dei Partiti di maggioranza per ‘infilare’ articoli (che supponiamo di spesa) nella manovra. Se le cose stanno così, potrebbe essere un brutto segnale. Ciò potrebbe, infatti, significare che il Governo si accingerebbe a presentare all’Ars una ‘minestra impiattata’ immodificabile. Cosa che potrebbe provocare un mezzo quarantotto non soltanto tra le opposizioni, ma anche tra i parlamentari di maggioranza.

Il Governo, stando a indiscrezioni, dovrebbe presentare la nota di variazioni con il bilancio e uno o più maxiemendamenti ‘blindati’ dove ‘insaccare’ la finanziaria. Accetteranno i parlamentari questa impostazione?

Il dubbio è che il Governo stia provando a tirare la corda per arrivare in ‘zona Cesarini’ e mettere l’Assemblea regionale siciliana davanti al fatto compiuto. Della serie: siamo già a fine aprile, rischiano lo scioglimento anticipato per persistente violazione dello Statuto (la mancata approvazione del bilancio si configura, infatti, come persistente violazione dello Statuto: da qui l’eventuale scioglimento anticipato dell’Ars con il Governo a casa e l’arrivo di tre commissari nominati dal Governo nazionale previo voto del Parlamento nazionale), sbrighiamoci…

Toccherebbe al presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, se ciò si dovesse verificare, far valere le prerogative del Parlamento dell’Isola.

 


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