I pirati dell'etere etnei organizzano una giornata per riflettere, discutere e confrontarsi sul tema dell'indipendenza legata al mondo dell'impresa, dell'informazione e della musica, in cui tenteranno di rispondere ad un interrogativo: «E' così difficile essere indipendenti?». Appuntamento sabato 1 giugno da Zoreload alle 16.30 per un workshop con esperti nazionali del settore. Dalle 22 in poi party serale con due concerti dal vivo e dj set
Arriva Get on Board, Get on Air #2 L’evento «indipendente» di Radio Lab
«E’ così difficile essere indipendenti?». Questo l’interrogativo lanciato da Get on Board, Get on Air 2, l’evento con cui Radio Lab, a poco meno di due anni dall’approdo on air, vuole riflettere discutere e confrontarsi, insieme ad addetti ai lavori e cittadini, sul tema dell’indipendenza legata al mondo dell’impresa, dell’informazione e della musica. Dopo l’edizione di maggio 2012 dedicata a comprendere se la scelta di essere una radio libera fosse un’opportunità, una sfida o un’utopia, sabato 1 giugno i pirati dell’etere etnei aprono nuovamente alla città le porte del centro Zo – rinnovato in Zoreload – per una giornata tra studio e divertimento divisa in due momenti: un workshop con esperti nazionali del settore, in cui interrogarsi su come portare avanti un progetto indipendente affrontando le difficoltà di un periodo di crisi economica, culturale e politica, e un party serale con musica dal vivo e dj set. Tutto rigorosamente independent.
«L’anno scorso ci chiedevamo se la scelta di essere una radio libera fosse un’utopia – racconta Salvo Messina, presidente dellassociazione culturale Catania Lab (da cui è nata l’emittente) e general activities manager della radio – ma intraprendendo questa strada, che percorriamo da due anni, abbiamo dimostrato che non lo è». Adesso Radio Lab passa allo step successivo: «capire, confrontandoci con la comunità, se restare indipendenti è davvero così difficile», afferma. Un approccio in cui essere indipendente «non significa non avere il coraggio di scegliere da quale parte stare – precisa Messina – ma fare una scelta non obbligata da terzi e che resta legata ai nostri capisaldi: l’altro giornalismo, l’altra musica, l’altro sport, l’altra cultura». Mantenendo una rotta ben precisa: «dare voce della Catania invisibile ai media e al mainstream in generale – spiega il general manager – a quei soggetti che ci son,o ma non hanno un megafono con cui farsi sentire».
A partire dalle 16.30, fino alle 19.30, spazio al workshop, che sarà ad ingresso libero. Un momento di «riflessione, studio e confronto con ospiti importanti, che hanno alle spalle un percorso indipendente», precisa Messina. Tra informazione e musica. Interverranno: Stefano Andreoli, fondatore di Spinoza.it, Luca Castelli, giornalista de La Stampa e Il Mucchio, Andrea Bartoli, direttore creativo Farm Cultural Park di Favara, Vincenzo Barreca, organizzatore Ypsigrock e Floriana Grasso, responsabile social media di Zanne Festival. Tutti esperti del settore che aiutarenno lo staff di Radio Lab ad intavolare il dibattito con i presenti attraverso il racconto delle loro esperienze. A moderare sarà Gialuca Runza di Soda Elettrica. A seguire, spazio all’angolo delle azioni indipendenti con le testimonianza di Zoreload, BeBocs e Libera.
Dopo il lavoro, sarà il turno del divertimento con il party serale, a cui sarà possibile partecipare con una «piccola sottoscrizione in cambio di un gadget», spiega Messina. Una festa in musica in cui, a partire dalle 22, sul palco del centro Zo si alterneranno gli showcase di Black Eyed Dog, band palermitana attiva dal 2006 e che ha riscosso notevole successo di pubblico e critica in Italia, e Clones Theory, vincitore dell’ultima edizione dell’Indie Concept. Ma non finisce qui: la serata continua con i dj set curati dai deejay di Radio Lab. Per ballare tutta la notte «in ottica hard work, hard fun», promette il general manager.