Innocenzo Lavagna, meglio noto come Enzo Pinocchio, era ricercato da un anno. Deve scontare una pena di sette anni per associazione per delinque di stampo mafioso. Il suo nome è strettamente legato alla consorteria. La polizia lo ha trovato mentre su nascondeva in una sala da parrucchiere
Arrestato latitante del clan Sciuto-Tigna Nascosto in una bottega nel quartiere Civita
Latitante da un anno, le forze dell’ordine erano alla sua ricerca perché destinatario di un ordine di carcerazione emesso un anno fa, il 15 aprile. La polizia ha arrestato Innocenzo Lavagna, 53enne, ritenuto elemento di spicco del clan Sciuto-Tigna. Lavagna, detto Enzo Pinocchio, si nascondeva nel retro di una sala da parrucchiere nel quartiere Civita. Deve scontare una pena di sette anni di reclusione per una condanna per associazione per delinquere di stampo mafioso diventata definitiva dopo il pronunciamento della Cassazione.
Il suo nome è strettamente legato a quello della consorteria mafiosa etnea. Innocenzo Lavagna è stato già coinvolto in diverse operazioni, soprattutto con accuse per estorsione e rapina. Nel 1995 è stato fermato anche per tentato omicidio aggravato. Assieme ad altri componenti del clan avrebbe pianificato l’omicidio di familiari di un collaboratore di giustizia.
Nel novembre 2001, invece, il suo nome figura tra quelli coinvolti nell’operazione Game over. Nell’ambito dell’inchiesta, che ha coinvolto numerosi affiliati alla famiglia mafiosa, è stato condannato dalla corte di Appello di Catania a cinque anni di prigione. Qualche anno dopo, nel 2004, è stato coinvolto nell’operazione denominata Gold king con l’accusa di traffico di sostanze stupefacenti, usura, riciclaggio.
Innocenzo Lavagna si trova adesso nel carcere di Bicocca.