Dopo l'intervento di natura linguistica dell'Accademia della Crusca, a tornare a parlare del celebre prodotto gastronomico è Federconsumatori Catania. Secondo cui è giunto il momento per farlo diventare «un presidio del gusto siciliano». Andando, per una volta, oltre la forma e badando alla sostanza
Arancino o arancina? Basta che sia di qualità «Discount vendono surgelati, garantire filiera»
Dopo la diatriba linguistica, quella ontologica. L’arancino – o arancina che sia – torna a fare parlare di sé, anche se questa volta il sesso non c’entra. E neanche il campanilismo. A muoversi in sua difesa – indipendentemente dalla forma – è Federconsumatori Catania, secondo cui è giunto il momento che la tipica ricetta diventi «presidio del gusto» siciliano. Per fare questo, però, bisogna stabilire degli standard, che facciano da riferimento per gli amanti della cucina. E al contempo servano da discriminante per stabilire ciò che, al di là del nome, è tutto fuorché un arancino.
«Le speculazioni sono dietro l’angolo – dichiara Salvo Nicosia, presidente di Federconsumatori Catania -. Troviamo prodotti surgelati che vengono spacciati per arancini anche nei discount. Il tutto, a discapito della qualità». Per l’associazione a tutela dei consumatori, a contribuire a creare confusione negli ultimi anni è anche l’ampliamento dell’offerta: «Lungi dal voler criticare la creatività e l’originalità – continua Nicosia -, va comunque registrato che oggi per assecondare i gusti di tutti si propongono arancini dai ripieni più strani, compreso quello alla nutella».
Una varietà che, secondo Nicosia, non fa bene alla sicilianità. «Ciò, chiaramente, mina il valore della tradizione ma – continua – può fare anche di più nel momento in cui non si garantisce la qualità della filiera, dal controllo delle materie prime ai processi di lavorazione». Sulla recente querelle lessicale, con tanto di intervento dell’Accademia della Crusca, il presidente della Federconsumatori etnea dichiara: «Ci fa piacere che si sia dibattuto per definirne il nome esatto, ma a noi interessa di più che l’arancino sia presidio del gusto siciliano – sottolinea -. Non importa se sia a punta o rotondo, l’arancino deve essere preparato solo con prodotti d’alta qualità della nostra terra».