La scelta di denunciare i mafiosi troppo spesso si paga con il fallimento della propria azienda, lo sradicamento dalle proprie terre, la perdita di amici e famiglia. E' la denuncia dei testimoni di giustizia che, coperti da passamontagna, si sono riuniti a roma con i presidenti di confartigianato, giorgio merletti, di confartigianato sicilia, filippo ribisi e con il vicepresidente di confindustria sicilia, giuseppe catanzaro.
Antimafia concreta: aiutare chi denuncia gli estortori
La scelta di denunciare i mafiosi troppo spesso si paga con il fallimento della propria azienda, lo sradicamento dalle proprie terre, la perdita di amici e famiglia. E’ la denuncia dei testimoni di giustizia che, coperti da passamontagna, si sono riuniti a Roma con i presidenti di Confartigianato, Giorgio Merletti, di Confartigianato Sicilia, Filippo Ribisi e con il vicepresidente di Confindustria Sicilia, Giuseppe Catanzaro.
L’ obiettivo è sviluppare insieme strategie di lotta alla mafia e tutela degli imprenditori che decidono di denunciare’. Il testimone di giustizia è un morto che cammina, chiediamo di non essere parassiti, di poter lavorare, di riconquistare la dignità ”, ha detto il presidente dell’ Associazione nazionale testimoni di giustizia, Ignazio Cutrò.
”Con il protocollo di intesa che abbiamo firmato oggi inizia un percorso che parte dall’ aiuto al credito e all’ assistenza burocratica per l’ imprenditore che sceglie la legalità e la sua famiglia ”, ha spiegato Merletti. (a destra, Filippo Ribisi)
Sarà istituito un Osservatorio nazionale sui beni confiscati alle mafie e organizzate iniziative contro i soprusi, la collusione e l’ illegalità – ha dichiarato Ribisi -. Aiuteremo limprenditoria sana a svilupparsi e crescere nel rispetto della trasparenza e della giustizia.