L'azienda appaltante già domani mattina potrebbe pronunciarsi sulla possibilità di agire in surroga del colosso catanese. Intanto resta incerto il futuro dell'opera. Piastra, Fillea Cgil: «Chiudere il cantiere sarebbe una soluzione infelice, dobbiamo fare di tutto perché i lavori proseguano»
Anello, Rfi disponibile a sostituirsi a Tecnis Sindacati: «Garantirebbe stipendi a operai»
«Abbiamo incontrato Francesco Palazzo, il responsabile regionale di Rfi, per discutere del futuro dei lavoratori del cantiere dell’anello ferroviario, fermo a causa della crisi della Tecnis. E ci ha dato delle garanzie». Buone notizie in arrivo per gli operai impegnati fino a pochi giorni fa nella realizzazione dell’opera che attraversa il centro di Palermo. A riferirne è Francesco Piastra, segretario generale della Fillea Cgil Palermo, che ha partecipato insieme ai colleghi di Filca Cisl e Feneal Uil al tavolo tecnico con il dirigente.
«Già domani mattina – continua Piastra – Palazzo sonderà il terreno con i vertici romani di Rfi, azienda appaltante dei lavori, per verificare le disponibilità e concedere in surroga i pagamenti agli operai, sostituendosi così alla Tecnis». Intanto il destino dei lavori resta sempre in discussione. «Tecnis – aggiunge il sindacalista – ci ha detto che intende andare avanti presentando un’ipotesi di concordato preventivo. Noi ci speriamo, non tanto perché facciamo il tifo per l’azienda catanese, ma perché chiudere il cantiere sarebbe una soluzione infelice. Dobbiamo fare di tutto perché i lavori proseguano».
Già negli scorsi giorni il Comune di Palermo aveva annunciato la possibilità di rescindere il contratto con Tecnis qualora la società non dovesse avere la liquidità necessaria per portare a termine l’opera. Una risposta che dovrebbe arrivare da parte del nuovo cda e dal commissario straordinario a metà settimana. «Quella della rescissione – conclude Piastra – sarebbe l’ultima spiaggia. Speriamo non si debba arrivare a tanto».