Anello ferroviario, revocato lo sciopero «I lavoratori hanno dimostrato serietà»

Avevano deciso di incrociare le braccia per la giornata di oggi, ma dopo un’assemblea alla Fincantieri i lavoratori impegnati nella realizzazione dell’anello ferroviario hanno deciso di revocare lo sciopero. Per il momento. Se entro la settimana prossima non arriveranno notizie da Roma, dove si dovrebbe svolgere, venerdì, nella sede del Ministero dello Sviluppo economico, un vertice per trovare una soluzione per lo sblocco del saldo degli stipendi, non è escluso che si prendano in considerazione forme di protesta più incisive, magari con presidi davanti alla Prefettura. 

La situazione cambia di ora in ora, con informazioni che si susseguono freneticamente tra i lavoratori, per questo la decisione di scioperare è nata e morta in meno di una mattina. In una prima nota, i rappresentanti della Filca Cisl Santino Barbera e Paolo D’Anca avevano manifestato la loro preoccupazione per la fase di stallo: «Gli impegni assunti nelle recenti riunioni al Ministero dello Sviluppo economico – si legge – non si stanno traducendo in fatti. La vicenda della Tecnis e in generale quella della realizzazione di un’opera così importante come l’anello ferroviario, non può aspettare i tempi della politica. Servono fatti concreti. Il rischio incompiute è dietro l’angolo – scrivevano – sia per l’anello ferroviario sia per altre infrastrutture fondamentali come lo scorrimento veloce Palermo-Agrigento. Queste opere vanno completate senza se e senza ma. Ininfluente quali siano le aziende che le completino, purché questo avvenga».

Pur rimanendo la preoccupazione per la situazione attuale, dopo qualche ora, dall’assemblea dei lavoratori alla Fincantieri è emersa la decisione, per la giornata di oggi, di non scioperare: «C’è una forte ansia sul cantiere – commenta D’Anca – perchè quando si lavora senza stipendio, aspettando notizie che non arrivano, non c’è serenità nemmeno nel prendere questo tipo di decisioni. I lavoratori stanno dimostrando per l’ennesima volta di essere persone serie e di voler completare l’opera. Speriamo che chi ha il compito di prendere delle decisioni lo faccia in fretta – conclude il sindacalista – garantendo la realizzazione dell’opera ai cittadini e il lavoro agli operai»


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Dovevano incrociare le braccia per la giornata di oggi, ma dopo un'assemblea alla Fincantieri gli operai hanno ribaltato la decisione iniziale. Venerdì vertice a Roma, al Mise, per verificare la possibilità di sbloccare gli stipendi. Se non succederà previste nuove proteste 

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