Ancora caos in via Landolina Il consigliere soccorre gli studenti

Metti una grande popolazione studentesca, un unico centro di segreteria studenti e l’effetto imbuto è assicurato. La situazione nella struttura di via Landolina è davvero disagevole e ogni giorno social network e forum sono pieni di commenti di studenti sfiancati dalle lunghe file o scoraggiati alla vista della calca che s’intravede già da piazza Teatro Massimo. Avevamo già raccontato la situazione caotica il mese scorso, quando – come dichiarava il dirigente dell’area didattica, Giuseppe Caruso – il sistema era ancora in fase di rodaggio.

Ma dopo più di tre settimane, la situazione non sembra essere migliorata. Una delle giornate peggiori, senza dubbio, è stata quella del 10 ottobre: termine ultimo per la presentazione dell‘iscrizione cautelativa, riservata ai laureandi delle ultime due sessioni dell’Anno accademico in corso. Interminabili file occupavano quasi tutta la strada. I numeri elimina coda, neanche a dirlo, non erano disponibili e gli studenti hanno dovuto approntare delle liste cartacee. Risultato? Ore in piedi passate a tendere l’orecchio, in attesa dell’urlo che finalmente sanciva la possibilità di entrare.

Ma come per magia è arrivato qualcuno a colmare le lacune dei servizi d’Ateneo. Un tavolino in piazza, qualche carpetta con i moduli ed è fatta, la segreteria alternativa è pronta. L’idea è dell’associazione politico-culturale Città Amica in collaborazione con i militanti del movimento Gioventù italiana. Fondamentale il tam tam online, complice l’invito accattivante che ha pubblicizzato l’evento su Facebook: «Stanco di file esasperate in segreteria? Ci pensiamo noi!». La réclame sembra essere efficace: «Ragazzi, il tempo è denaro e sappiamo che non vi va di fare ore e ore di fila in segreteria per consegnare i moduli di iscrizione» .

A spiegare il perché dell’iniziativa è Manfredi Zammataro, membro dell’associazione e consigliere comunale de La Destra. «Abbiamo dato una mano a moltissimi ragazzi, circa 700. Disperati davanti al muro di gente che hanno trovato a sbarrare l’ingresso della segreteria, hanno preferito consegnare a noi i documenti. Facciamo da mediatori, insomma, perché è assurdo che in una città universitaria come Catania, gli studenti debbano essere tratti in questo modo. Siamo ragazzi anche noi e li capiamo benissimo, vogliamo quindi aiutarli per quel che possiamo».

desireemiranda

Recent Posts

Caltanissetta, sgominata rete di spaccio che usava minorenni per vendere droga

Un'organizzazione criminale che gestiva una fitta rete di acquisto e vendita di droga a Caltanissetta,…

24 minuti ago

Ragusa, abusi in una casa di riposo: otto arresti

I carabinieri del Nas e del comando provinciale di Ragusa hanno eseguito un'ordinanza cautelare nei confronti di…

32 minuti ago

Sparatoria a Catania, morto in ospedale il 21enne raggiunto da cinque colpi di pistola

È morto il 21enne Giuseppe Francesco Castiglione. Troppo gravi le ferite riportate dai cinque proiettili…

2 ore ago

La scelta del 21enne che ha implorato l’arresto per disintossicarsi: «Fa rabbia che oggi resti solo il carcere per provare a darsi una possibilità»

«È una scena che fa tenerezza e rabbia». Due emozioni contrastanti quelle di Pino Fusari…

5 ore ago

La sparatoria in piazza Palestro a Catania, il ferito operato d’urgenza con cinque proiettili nella schiena

Cinque proiettili nella schiena e un'intervento d'urgenza. Oggi intorno alle 15 Giuseppe Francesco Castiglione, 21enne…

15 ore ago

A Catania sono stati vandalizzati alcuni parcometri di Amts, il presidente Bellavia: «Un danno per l’utenza e per l’azienda»

Parcometri vandalizzati e resi inutilizzabili. Alcuni giorni fa a Catania diversi parcometri sono stati gravemente…

15 ore ago