Un'attività intensa, che ha coinvolto oltre 270 militari che hanno controllato 550 attività commerciali. Per un totale di 54mila euro di multe e 11 denunce. L'operazione prende il nome dalla traduzione in inglese del tipo di pesce più popolare in Sicilia orientale. Il pesce commestibile è stato dato in beneficenza
Anchovy, sequestrate 12 tonnellate di sarde Maxi-operazione della guardia costiera etnea
Dodici tonnellate di novellame di sarda. È il risultato dell’operazione di contrasto alla pesca illegale messa in atto dalla guardia costiera della Sicilia orientale. I militari impegnati sono stati oltre 270, 550 le attività commerciali controllate, 54mila euro di sanzioni elevate, 11 persone denunciate a piede libero. All’operazione hanno partecipato 30 imbarcazioni delle forze dell’ordine, che hanno sequestrato oltre 70 attrezzi da pesca non consentiti e tenuti a bordo dei pescherecci.
A coordinare l’operazione Anchovy è stato il centro di controllo Area pesca di Catania, che ha lavorato soprattutto nella provincia di Messina. Nel Messinese sono stati recuperati 20 quintali di neonato di sarda, dei quali cinque solo nel Milazzese. Sono stati rinvenuti e tolti dai banchi delle pescherie prima di entrare in commercio. A Messina si è evitata la messa in commercio di diecimila chili di pescato in cattivo stato di conservazione. A seguito di accertamenti da parte del personale sanitario, i prodotti sono stati valutati non idonei al consumo umano e sono stati distrutti. Il pesce che, invece, era ben conservato è stato devoluto in beneficenza.