Nei giorni in cui Nello Musumeci iniziava ad accarezzare l’idea di potere realmente salvare la stagione turistica in Sicilia, rincuorato dalle notizie provenienti dai laboratori di analisi, a Catania Natale Zuccarello deve averla pensata diversamente. Dalla sua scrivania in via Lago di Nicito, l’ingegnere capo del Genio civile avrà pensato che il Covid-19, checché ne dicano i bollettini sui contagi, resta uno spauracchio tutt’altro che superato. Nonostante la fine del lockdown e la progressiva riapertura del Paese, Zuccarello ha firmato la revoca in autotutela della gara d’appalto per la realizzazione di una struttura destinata ad attività aggregative e ristoro all’interno della tenuta Ambelia, a Militello in Val di Catania.
«Rientra nel potere discrezionale dell’autorità responsabile la possibilità di procedere alla revoca o annullamento di una procedura a evidenza pubblica allorché sussista un interesse pubblico concreto e attuale alla ridefinizione degli atti», si legge nella determina datata 27 maggio. Tre giorni prima della scadenza dei termini che le 15 imprese invitate – i cui nominativi non sono stati resi noti – avevano per presentare un’offerta economica. Nella determina, l’ingegnere cita il protocollo pensato dal ministero delle Infrastrutture per il contenimento del Covid-19 dentro ai cantieri. Un documento pubblicato a fine aprile, che raccoglie le prescrizioni da seguire per operare in sicurezza. E che soprattutto fa riferimento ai cantieri già avviati, non alle fasi precedenti all’aggiudicazione di un appalto.
La gara per il punto ristoro ad Ambelia è una delle procedure a cui, a marzo, MeridioNews ha dedicato un approfondimento. Sottolineando la scelta da parte del Genio civile di indire procedure a inviti. Un’opportunità concessa dal Codice degli appalti nei casi in cui la base d’asta è inferiore al milione di euro. Così come nel caso dell’appalto per la pavimentazione di una stradella all’interno della tenuta aggiudicata dalla Rico srl – società di Maniace che anche nel 2019 ha svolto lavori ad Ambelia – ma anche della gara per il ristoro. Per la quale la base d’asta era di 998.071 euro e 79 centesimi, ovvero meno di duemila euro dalla soglia che avrebbe reso obbligatoria la procedura aperta a tutte le imprese a partecipare. La stessa particolarità si era registrata anche per la gara vinta da Rico, quando il milione non è stato raggiunto per meno di millecinquecento euro.
In entrambi i casi, come appurato di MeridioNews, l’importo destinato ai lavori è stato ribassato rispetto alla stima di massima fatta dallo stesso Zuccarello e finita, lo scorso autunno, sul tavolo della giunta Musumeci. In quel documento, la base d’asta per i due lavori era superiore al milione e centomila euro. «Si tratta soltanto dei risultati delle progettazioni, quando si fanno le stime ci si mantiene larghi», aveva replicato l’ingegnere capo a questa testata. Spiegando poi che la selezione delle ditte da invitare avviene tramite sorteggio con i bussolotti. «Ma non è pubblico», aveva aggiunto.
A chiedere di stanziare fondi per Ambelia è stato il presidente della Regione. Musumeci, che è originario di Militello e che l’anno scorso ha rilanciato la Fiera mediterranea del cavallo, sua grande passione, ha condiviso la proposta con i suoi assessori nella seduta di giunta del 23 ottobre. In quell’occasione, il governatore ha chiesto e ottenuto di utilizzare parte dei fondi legati all’articolo 38 dello Statuto speciale, che prevede che ogni anno lo Stato versi «una somma da impiegarsi nell’esecuzione di lavori pubblici», con l’obiettivo di bilanciare «il minore ammontare dei redditi di lavoro nella Regione in confronto della media nazionale». Nei mesi precedenti, a fare riferimento a quelle stesse risorse era stato l’assessorato alle Infrastrutture, e in particolare il Servizio 11, quello che si occupa di rimuovere i pericoli per l’incolumità pubblica in seguito a calamità. «Non è stato possibile soddisfare le numerose segnalazioni relative agli interventi urgenti», si legge nella nota in cui si quantificava il fabbisogno in almeno due milioni di euro.
A quella richiesta il governo Musumeci ha dato l’ok con una delibera. La stessa che si richiama nell’atto con cui, una decina di giorni dopo, si decide di pensare anche ad Ambelia. «Si ritiene opportuno, nelle more della definizione della riprogrammazione di detti finanziamenti, destinarne una quota agli interventi di valorizzazione e completamento dell’area destinata ad attività sportive della tenuta Ambelia», specifica la delibera. In programma, da lì a sette mesi, ci sarebbe stata la seconda edizione della Fiera del cavallo. Poi, però, è arrivato il Covid-19 che, come ha ricordato Zuccarello, bisogna continuare a non sottovalutare.
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